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Visualizzazione dei post da marzo, 2016

NON ERA UNA FABBRICA DI CIOCCOLATO: LA CAFFARO VISTA DA UN BAMBINO

 NON ERA UNA UNA FABBRICA DI CIOCCOLATO. "Da piccoli giocavamo dalle parti di una fabbrica, la Caffaro, ma noi pensavamo che fosse una fabbrica di cioccolato, la Caffarel, ed era sempre un'avventura entrare di nascosto da una rete. Mio fratello nascondeva nelle fratte, o dentro un camion in disuso, delle tavolette di cioccolata dolce e noi dovevamo trovarle. Ora invece vengo a scoprire che dentro la Caffaro ci sono tante tavolette, ma molto amare e noi abbiamo giocato per anni su terreni contaminati. E adesso raccogliamo una tavoletta amara, amara come può essere una bonifica non fatta di veleni. Da quello che ho capito la bonifica non la pagano i capi della fabbrica e nemmeno i politici che hanno investito per anni in questo disastro ambientale. Oltre il danno la beffa, perché la pagheranno i cittadini bresciani (e italiani) sia coi soldi sia, soprattutto, con la salute (valori di 100 e 500 volte i limiti di legge, 500 kg di diossine, 25 mila persone esposte direttamente all&

L'ALBERO ED IO

L'ALBERO ED IO. "Quando il mio ultimo giorno verrà, non voglio pietra su questo mio corpo, perché pesante mi sembrerà. Cercate un albero giovane e forte, quello sarà il posto mio. Ed in inverno, nel lungo riposo, come dormendo, del mio risveglio, sarò fiducioso. E a primavera ancora vivi saremo e innalzerò le mie dita di rami verso quel cielo così misterioso. Ed in estate sventoleremo bandiere di foglie e canteremo canzoni di vita. E così, assieme, vivremo in eterno qua sulla Terra, l'albero ed io". (FG).

DI CHE DOMANI SARÓ (A. Battantier/ Pierluigi Drome)

DI CHE DOMANI SARÒ. "Mi ero trovato a parlarti da una nuvola morbida come un futon. Stretti in un letto piccino, condiviso abbracciando una storia voluta. Perso dietro a quella favola che mi è sempre piaciuta. Che mi aspetterà domani, che cosa aspetterò, di che domani sarai, di che domani sarò. Sei apparsa tra me e i miei fantasmi, lentamente mi perdo tra i tuoi ritmi perfidi. Vada in malora quel senso bacato di sentirsi sempre in guerra col mondo. Sarà meglio gestire quest'altra parte vissuta giocando per una volta. Parlami ancora di quella favola dove il mio respiro si perde su una nuvola. Sospinto da un tuo sorriso, sapendo che prima o poi tanto il cuore vola. Che mi aspetterà domani, che cosa aspetterò, di che domani sarai, di che domani sarò". (Testo: Pierluigi Drome/A. Battantier. Musica: A. Battantier, 1999). https://m.youtube.com/watch?v=LPkNpAu67bE

IL PORTATORE PER I TURISTI DELLA MONTAGNA

Ho 30 anni, sono nepalese, di lavoro faccio il portatore per il turista della montagna.  Da quando posa il primo piede, crede di essere il primo ad averlo poggiato.  Io non parlo, mi faccio i miei 1500 metri di quota in un giorno, due, andando piano sulle esigenze del turista della montagna.  Mio padre mi ha insegnato che un portatore completo deve andar al passo suo quando il turista della montagna non gli presta attenzione.  Ma deve rallentare impercettibilmente quando il turista della montagna arranca con fatica.  Il turista della montagna paga anche per sentirsi veloce e forte. Egli mangia razioni immense, scatolette concentrate e liquidi strani.  Quando mi offre qualcosa lo ringrazio, abbassando gli occhi. Quanto a me, in tasca ho la frutta secca.  Quello che non capisco è come mai il turista della montagna, spesso così grande e robusto, si affatichi tanto presto.  Ma la cosa più strana del turista della montagna è la sua fretta di salir su.  E ci resta tremendamente male quando i

L'EREDITÀ (quello che resta di un amore)

L'EREDITÀ (quello che resta di un amore). "C'era la neve che macchiava le strade e il silenzio mi avvolgeva. L'eredità che mi hai lasciato ha diretto il mio cuore alla montagna dell'eremita. Se re Mida mi dà tanto, senza svelare la vetta e senza scalare il tuo segreto, a me non resta che il barbera, nel fondo di una battaglia persa, e il fango che ho preso con le mie scarpe. Eppure ancora ti sogno, come la stella che la notte accende i miei occhi, avidi di te. Star del mio unico film, la diva che si dilegua alla mattina, nel bel mezzo del castello di carte, volato via. Come il vento che macchia le strade, percorre grondaie facendole urlare. Oggi guardo il cielo e il cielo non sta fermo e corre come te. E il vento è freddo come me". (L'eredità, A. Battantier, 1999). https://m.youtube.com/watch?v=wTCLBGzRFgI

VORREI INDIETRO I MIEI SOGNI

VORREI INDIETRO I MIEI SOGNI. "Mai avrei immaginato di andare da uno psicologo per parlare di soldi. Non sto bene perché le banche mi hanno rubato 30 mila euro. Messi da parte per mia figlia, per due nipoti, per rifarmi i denti, qualche viaggio in camper. Ora che ero finalmente andato in pensione. Sto male perché mi sento paralizzato, perché non dipende da me e non so come reagire. Ho sempre lottato nella vita ma, sapere che Verdini è stato condannato per corruzione, e che il paparino della Boschi è indagato per bancarotta fraudolenta, mi lascia un senso di fallimento ancor più grande. Sapere che Banca Etruria ha regalato 200 milioni di euro ai suoi amici, senza farseli restituire, ed io forse non avrò mai i miei soldi, mi rende totalmente impotente. Sento la nausea salirmi acida quando leggo che il governo salva le banche con i soldi della tanta piccola gente come me. Un amico mi ha attaccato:  'Eh ma voi volevate fare i soldi facili, che non lo sapevate dei rischi?'. No,

I SOGNI

"I sogni sorreggono le nostre più profonde emozioni. Per questo van corroborati giorno dopo giorno, portandoli avanti nella realtà". (Palio dei maiali, M. Thompson Nati, 1970).

LA STORIA DEL MARE (IL POLIPETTO RENÉ)

STORIA DEL MARE (IL POLIPETTO RENÉ). (Una canzone di A. Battantier e M. Impiglia, 1992). Un giorno passeggiavo al vecchio molo con Vittoria Mi trovavo a Carloforte, l'isola dei sogni. Tra gli scogli noi scorgemmo un polipetto, un piccolissimo polipetto. Sembrava triste, e Vittoria mi chiese 'Perché?'. "Andiamo al mare stasera Vittoria, c'è tanto amore in questa storia. Lo sciacquio delle onde sussurra parole, che solo i pesci possono capire. Ti porto a vedere il polpo René, è intelligente e sente come te e me. Aveva due cuori ma una sirena gliene mise uno sull'altalena. René innamorato cercò l'avventura, ma l'amore delle sirene, lo sai che non dura. Un giorno sullo scoglio non la trovò più. Si era rituffata nell'abisso più blu. Andiamo al mare stasera Vittoria, c'è tanto amore in questa storia. Lo sciaquio delle onde nasconde piccoli singhiozzi, che forse solo i pesci possono capire". https://m.youtube.com/watch?v=3oEb3L6vRGI

LAVORI INFAMI PER UNA VITA INFAME

LAVORI INFAMI PER UNA VITA INFAME. "Lo so, faccio un lavoro infame, con i polli ed i pulcini in catena di montaggio. Prima lavoravo dentro ad una farmaceutica, alla bollinatura, poi mi sono arrangiata come capitava. Pure a me fa schifo dare calci in culo ai polli che non finiscon subito nel tritacarne industriale. Ma devo farlo, altrimenti, il capo mi càzzia. Dobbiamo pulirli bene bene, con le mascherine e tutto. Qui è tutto igienizzato e controllato, ma mi sento pure io in difficoltà quando i volatili li sento cigolare dietro a me, e col camice mi sudo a immaginarli nudi e senza l'anima. Sono come me, sacrificati ad una vita insulsa e già segnata. Eppure, morti, respirano comunque più di me. Non sono ancora pronta a ribellarmi, vorrei provare a liberarli tutti, portare a casa da mio figlio cento e cento mila di pulcini e poi lasciarli andare, chissà dove poi. Ma io non sono ancora pronta. Ho il mutuo da pagare, rate, una vita che mi aspetta inesorabile e cattiva, cattiva com

LASCIARE FARE ALLA NATURA

"L'uomo non produce nulla. Neanche una piantina. È la natura che le dà vita. Coltiva il tuo orto, è la tua più grande ricchezza. Io sono pigro e continuerò a raccogliere amorevolmente erbe spontanee e mangerecce per le vie della campagna smarrita. Ero ateo ma presto mi convertii al paradiso in terra, ed alla sacerdotessa la Natura. Gli aerei non dovrebbero lanciare bombe, ma semi. Salveremmo il mondo seminando semi dappertutto, così, senza criterio, se non quello di lasciar poi fare alla natura". (M. Thompson Nati, Around, 2015, Around M. Fukuoka).

SEI FELICE?

SEI FELICE? SAI QUEI TEST DEL CAZZO CHE..."L'altro giorno ho trovato un test per capire quanto sei felice. C'era scritto: '10 domande per capire quanto sei felice'. Ho guardato l'immagine, stavo per cliccarci sopra, ma prima ancora di aprirlo mi sono messa a piangere così, senza criterio, con la testa sul tavolo. Allora ho capito che non stavo tanto felice. Hai visto? Sono utili sti test di Facebook". (Memorie di un adolescente, A. Battantier, 2016, DolceAnnina03).

Hai imparato a perderti nel vento

"Mi piace il tuo viso scolpito dai disegni del tempo. Hai imparato a perdonarti, a sorridere nel sogno, a brindare agli anni ormai passati, a perderti nel vento". (Ylpa Racine, 1930).

TUTTI IN GITA AL cONSIGLIO rEGIONALE del lAZIO

"Oggi siamo andati con la scuola in gita al Consiglio Regionale del Lazio, per la tesina di Educazione Civica. Siamo partiti prestissimo con il pullman, per la visita guidata e alcuni di noi secchioni avrebbero dovuto intervistare i politici. Epperò l'aula era completamente vuota. Ci stavano alcuni politici che leggevano il giornale e giocavamo col cellulare (come noi in classe ma a noi ce lo tolgono). Qualche politico entrava in tutta fretta, firmava un foglio e se ne andava via un'altra volta. Cioè come se noi in classe arriviamo alle 8 firmiamo la presenza sul registro e poi andiamo a giocare a pallone a villa Ada. Abbiamo fatto un'intervista ad un usciere simpatico, ci ha detto che qui prendono 9000 mila euro al mese. 9 volte lo stipendio di papà. Un politico che andava di prescia ci ha detto che in questi giorni è così perché tanto lavorano da casa, on the web. Bella questa scusa, ma se lo dico alla prof, quella mi mette non classificato e mi boccia, e sai li carc

ALTRE VITE

ALTRE VITE. "Vite interpretate in altro modo, in un significato diverso della vita, che  non è neanche quello dei sogni, se la nostra vita non è che un’ombra sulla nostra vera vita che non conosciamo". (PPP).

NON PUOI SCAPPARE DALLA TUA MENTE MA....

" Non puoi scappare dalla tua mente, ma puoi volarci via insieme". (T. Bergen, Era lei, 2009). 

COME AFFRONTARE (AL MEGLIO) IL BULLISMO TRA I GRANDI

COME AFFRONTARE (AL MEGLIO) IL BULLISMO TRA I GRANDI. "Mio figlio aveva problemi a scuola, lo prendevano in giro certi bulli di classe. Abbiamo partecipato pure a dei gruppi di studio con la scuola, figli, genitori e docenti. Poi ho realizzato che il bullismo c'è pure nel mio ufficio. Ci sono certi capi stronzi che se la comandano e amano trattar male i dipendenti, fino a farli uscire fuori di testa. Anche io sono stato vittima di bullismo, e mi costa fatica dirlo a mio figlio. Però vorrei poterlo aiutare, dicendogli che esistono delle strategie per vincere la guerra con i bulli. Ad esempio io ho cercato di non restar da solo, creandomi nuovi micro gruppi. E quando le miei opinioni e punti di vista non erano considerate, io non mi sono chiuso, ho cercato di condividere il mio pensiero con chi poteva apprezzarmi. E lo stesso faccio io, ascoltare i mondi degli altri, fare gruppo con i nostri cuori e cervelli. Ricordo un giorno a mensa. Un bulletto di capetto intermedio mi aveva

L'ISOLA SCONOSCIUTA

"Verso mezzogiorno, con la marea, L'ISOLA SCONOSCIUTA prese infine il mare, alla ricerca di se stessa". (JS, 1997).

La noia

"Prima si divertivano con poco. Oggi ci annoiamo con tutto". (Memorie di un bambino, A. Battantier, 2007, Luca, 9 anni).

LA FANTASIA LOGORA CHI NON CE L'HA

LA FANTASIA LOGORA CHI NON CE L'HA. "Anche oggi mi hanno detto che sono STRANO. Ci sono abituato. Del resto, fateci caso: chi meno ha fantasia, e più ritiene gli altri strani". (Memorie di un adolescente, A. Battantier, 2007, VB, 12 anni).

Come difendere una chiesa che ha ucciso dio?

"Si può difendere dio, ma come difendere una chiesa che ha ucciso dio? Il signore Gesù sta arrivando, ci scusiamo per il disagio". (Padre Tosca Panunzio, lettere, 1963).

COM'È IL BAMBINO A 2 ANNI

COM'È IL BAMBINO A 2 ANNI: "Ha già il suo caratterino e una certa spinta all'indipendenza. Tenta con ogni sforzo di far parte del mondo dei grandi. È l'età degli estremi: totalmente abbattuto e disperato, o totalmente gioioso ed entusiasta della vita. Inizia a capire il magico potere della parola 'NO!'. Una lezione difficile per lui. Capire che il 'NO' è anche una parola positiva ed importantissima". (L. Miller, 2 anni, Erickson). PS: nella foto, Vittoria, che ha disegnato tutto il muro, e fa pure l'arrabbiata! ;) ).  

Memoria di un lavoro. Ora le banche possono prendersi casa mia

MEMORIE DI UN LAVORO. ORA LE BANCHE POSSONO PRENDERSI CASA MIA. "Siccome le notizie belle arrivano sempre a coppia, dopo aver perso il lavoro, ho saputo che tra poco le banche potranno prendersi la casa di chi non può pagare in tempo il mutuo. E senza aspettare il giudice: se la prendono e basta. Io ho perso il lavoro da un anno, ma mia moglie lavora e ce la stiamo mettendo tutta, però, in Italia, anche quando ce la metti tutta, pare che non basti mai. In questo paese non ci si stupisce di niente, neanche se ti portano via una casetta in tutta fretta, solo perché hai difficoltà a pagare le rate. Andate a vedere negli archivi, sudici strozzini, noi abbiamo pagato sempre negli anni scorsi, non abbiamo i soldi nascosti a Montecarlo, è che i soldi non ci sono proprio, ma un po' alla volta possiamo farcela, potremmo ridefinire le rate, ma le banche ormai sono agenzie immobiliari e si accaparrano le case nostre e se le rivendono. Ma vi rendete conto? Su un mutuo di 30 anni, basta sa

Il canto del cuore

"Questo corpo non è me. Sono vita senza confini, libero al di là del tempo.  Nascita e morte. Per il nostro viaggio oltrepassiamo queste porte. Ci siamo già trovati. Ci ritroviamo oggi. E domani. In ogni forma di vita". (Da Il Canto del Cuore, Thich Nhat Hanh, libera traduzione e riduzione, A. Battantier).

TEMA, DESCRIVI IL TUO ANIMALE PREFERITO. LE RONDINI.

"La vita per me è semplice, anche se veloce come il volo delle rondini che guardo  ammirato.  Le rondini volano alte, vanno lontano ma le trovi sotto i tetti delle case.  Le rondini sono timide, ti volano accanto sfiorandoti, ma non ti prendono mai.  Cantano canzoni allegre per alleviare la fatica del giorno.  Io in un'altra vita vorrei essere una rondine. Anzi, forse, chissà, mi piacciono così perché io sono sono stato rondine".  (Memorie di un bambino, A. Battantier, 2007) *** "Vorrei fermarmi sul naso dei vecchi mentre leggono i giornali.  E con la polvere dei sogni volare.  Vorrei girare il cielo come le rondini.  E ogni tanto fermarmi qua e là.  Aver il nido sotto i tetti al fresco dei portici.  E come loro quando è la sera chiudere gli occhi con semplicità.  Vorrei seguire ogni battito del mio cuore.  Per capire cosa succede dentro e cos'è che lo muove.  Da dove viene ogni tanto questo strano dolore.  Vorrei capire insomma che cos'è l'amore, dov'

LA RICERCA DELL'ARIA

LA RICERCA DELL'ARIA. "Qualche giorno fa abbiamo fatto una ricerca sull'aria con un ricercatore ambientale che fa il giro delle scuole. Siccome io abito a Roma, è importante ricercare l'aria perché ce ne sta davvero poca in giro. Infatti i miei genitori ci portano ogni settimana in un parco a ricercare l'aria buona. Io penso che lo Stato deve ricercare l'aria per i suoi abitanti. Epperó se il governo vuole costruire otto nuovi inceneritori mi sa che ci sarà sempre meno aria per noi bambini. Il ricercatore di aria di chiama Millo Peg e ci ha detto che è strano accendere inceneritori, specialmente quando questi sono di qualche privato che ha avuto pure i suoi guai con la giustizia, come a Roma. E allora questo vuol dire che ci sta qualcuno che ci guadagna togliendo aria a noi bambini. Perché Millo ci ha spiegato che gli inceneritori producono rifiuti inutili, e poi perché non fanno recuperare materiali che possono essere riciclati. Perché mica tutti i rifiuti ind