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Visualizzazione dei post da 2016

IL NOSTRO BENE, I SOGNI, LA REALTÀ

IL NOSTRO BENE, I SOGNI, LA REALTÀ. "Ma lento e inesorabile proceda il nostro bene, levando via quei sogni inutili, lasciando quelli che -con desiderio e sudore- diverranno realtà". (M. Thompson Nati, Augurio per un nuovo anno). 

I TRENI DELLA VITA

I TRENI DELLA VITA. "Voglio imparare a vivere di gusto e di gioia, mentre aspetto il mio treno. Questi che ho avuto non erano treni ma carriole sui binari della noia". (T. Bergen, Era lei, 2009. Bilancio di vita alla stazione).

LA VERITÀ

LA VERITÀ. "La verità non sembra mai vera, scriveva Simenon. Alle volte la vita ha un percorso che non capiamo subito, ma nel tempo svela il suo perché, traccia a traccia. La verità sembrava vera all'inizio, quando era fascinazione, e lo diventa alla fine come consolazione e spunto di rinascita. Verità era nel mentre, quando sentisti quella scossa, quella frusta fin dentro le viscere e il cuore". (A. Battantier, 15 storie d'amore e la fiaba di Hélène, 2003).

TE STESSO

TE STESSO. "Sii te stesso!". Ma...io...sono me stesso!". "Sei te stesso con gli altri, ma non sei te stesso con te stesso". (Thomas Bergen, Era lei, 2009. Frank all'amico politicante che ha fatto carriera).

E COLMIAMOLI STI CAZZO DI VUOTI

E COLMIAMOLI STI CAZZO DI VUOTI. "Mi aggrappai a chi amore dispensava e dirompente mi riempì di cartilagine e nefandezze, scambiate per dolciumi. Illusione, dipendere da chicchessia eletto a regola di vita, ultima e sublime scimitarra del mio filo logico.  Il buio lacerava il silenzio e  quella notte mi svegliai trovandomi abbracciato ad un cuscino. Ero lì, a scaldarmi coi pensieri. Ponti sul vuoto, passaggi verso nuovi desideri di vita".  (A. Battantier, 1994).

KARMA: LASSA CHE TI PASSA

KARMA: LASSA CHE TI PASSA.  "C'era un tempo ch'era come se io avessi una qualche forza d'obbligo d'assolvere per stare bene. Ma più facevo e più sembrava allontanarsi il bene. Mi cimentavo in compiti ostinati e fastidiosi che, nella mia testa, avrebbero aiutato a disbrigare qualche lontana faccenda di coscienziosità per l'anima. Continuavo ad agire, sperando, prima o poi, di stare in armonia con me stesso. E invece. Alle volte si dice: 'È il destino!'. Sì, va bè, ma possibile che 'sto destino fosse tutto compatto universalmente contro me? Più facevo e più morivo, schiacciato dalle condizioni avverse, dal disinteresse e l'egoismo altrui. Qualcosa non andava per il verso giusto". (Karma: Lassa che ti passa, A. Battantier, 2016).

IL PARCHEGGIO DELL'ANIME

IL PARCHEGGIO DELL'ANIME. "Veduta dal parcheggio dell'anime. Seguire la mappa, dai cipressi, al campanile, disperdersi, su alle nuvole, per il lieto dormire". (Formello, 2016, A. Battantier). 

IL CASO E IL SENSO DELLA VITA

SUL CASO ED IL SENSO DELLA VITA "La libertà di nuove strade nasce dal caso che incontra la necessità. [...] Anche ciò che non era previsto, da qualche parte stava andando ed io l'ho incontrato e lo incontrerò ogni nuovo giorno". (Lao Bu-Shem).

LA NANA BIANCA

NANA BIANCA. "La stella muore disperdendosi poco a poco. Infine si raffredderà, diventando il cristallo più grande dell'universo". (I diari di Major Tom. A. Battantier, 2016).

PERLE AI PORCI

"Doni sempre troppo di te. Perle ai porci. Impara a farti conquistare. Basta mollichei. Prenditi la torta per intero". (T. Bergen, Era lei, 2009. Il bigliettino anonimo che LEI trova sotto la porta).

Oblivion Station

"Ragazzi miei la libertà va conquistata. Ho capito da vecchio che vivere da codardi è una scelta. I problemi vanno affrontati e nel reale c'è la soluzione. Da giovane mi lamentavo alimentando i dubbi. Mi sento ancora dentro la forza di un leone e raccomando sempre ai miei nipoti: siate forti già da adesso, non c'è niente da aspettare". (La percezione della vecchiaia e della morte, A. Battantier, Raffaello, 2007).

CANTO L'UOMO MORTO

"Canto l’uomo morto, non dio risorto. L'uomo infangato, impazzito, ficcato dentro il chiodo ed il legno, intirizzito, nudo e straziato, seppellito. Canto la rabbia e l’amore di chi è stato vinto, respinto, l’uomo perduto che chiede aiuto". (R. Roversi, libera riduzione e adattamento, A. Battantier, Notte di Natale, 2012). https://m.youtube.com/watch?v=a4c0k4lD8lU

IL MESSAGGIO ERA CHIARO

IL MESSAGGIO ERA CHIARO. "Non parlare! Il messaggio è chiaro: quello che non vorrei mai sentire. Lasciami sognare nel varco dell'incertezza. Ricordi sbiaditi, sempre meno presenti a loro stessi. Ricordi confusi nell'amara verità. Erano gli abbracci, amori aggrappati al filo dell'illusione. Meccanismi perfetti non lo saremo mai, eppur realizziamo leggerezza animando i sogni. Non è difficile. Difficile è svegliarsi, la realtà lenisce le ferite troppo lentamente. Aspetterò, sapendo che...Ma sapendo che!!? Sapendo un cazzo ecco che so! Me ne torno verso casa, non hai parlato, non ho capito perché è finita. Ma ho capito. Il messaggio era chiaro". (M. Thompson Nati, Amori al bar, 2005). 

NEL CENTRO DI QUESTO NATALE

NEL CENTRO DI QUESTO NATALE Camminiamo come insetti, nel centro di questo natale.  Robot apparentemente anarchici creati da un piccolo dio fascista che ha il cervello più rude di noi.  Siamo stati costruiti, una notte di qualche tempo fa.  Siamo esseri altamente manovrabili, in questa via del corso che non finisce più.  Agiamo autonomamente, facendo però la fila per vendere e comprare ali sempre nuove.  Non abbiamo sei zampe, ma è innegabile che nel tempo siamo notevolmente migliorati. (Andrea Battantier, 1998) 

AMORE PESANTE, LEGGERO, PROFONDO, SUPERFICIALE

" Lo sai cosa io rifuggo da te? La forma che diviene sostanza nella pesantezza testicolare. D'altronde, chi ritiene d'esser tanto profondo, spesso è solo pesante, nella sua convinzione che il  leggerero sia un superficiale. Vero sarà anche il contrario, ecco perché io ho scoperto che, difficilmente, un PESANTEMENTE PROFONDO legherà con un SUPERFICIALMENTE LEGGERO. E, se legherà, sarà in compagnia di 2-300 chili di pietre fino in fondo al mare. Alle volte è meglio tenersi strette le proprie profondità o le proprie leggerezze, pur auspicando che sarebbe bello, come insegnava Lao Bu-Shem: arrivare alla leggerezza senza essere superficiali, alla profondità senza essere pesanti".  (M. Thompson Nati, Amori al bar, 2005). 

NOTTE DI NATALE II

NOTTE DI NATALE II. Un ladro al lavoro, la notte di Natale. Imprevisti del mestiere. E un po' di tenerezza. Un mio vecchio corto, con mia figlia Vittoria. https://m.youtube.com/watch?v=aLJ0rkzNSxY

SU, GIÙ, LE FASI DELLA VITA QUI E OLTRE IL KARMA: FINCHÉ NON CAPISCI L'ERRORE LA VITA TE LO RIPROPONE IN VARIE SALSE DI MERDA

Alle volte va bene, alle volte una melma che poi scopri era merda.  Le stagioni della vita possono alternarsi in un giorno solo.  Che bello quando ti va tutto bene.  Io ho avuto quei periodi di serenità, amici, la ragazza, la scuola, alla grande in famiglia.  Poi si fece scuro: i miei separati, la malattia e la morte di nonna, Alfredo con Gaia Lucilla, la bocciatura.  Sembrò andare tutto storto per 3 anni. Poi cambiai scuola, città, ed infine a 20 anni paese.  Lentamente tornò il sereno.  Ma le cose non cambiano senza fare niente. Avevo dato troppo ad Alfredo.  Capii che la malattia e la morte fanno parte della vita, che le scorciatoie di droghe e compagnie sbagliate non portavano alla strada desiderata.  Ho capito che le situazioni assurde e imbarazzanti, quelle nefaste, servono a qualcosa.  Finché non capisci l'errore, la vita te lo ripropone in varie salse di merda.  Per iniziare qualcosa di nuovo risulta utile portare a termine il vecchio.  E se c'è impedimento, occorre ca

PROFONDO MILLE BACI (L. Cohen)

PROFONDO MILLE BACI. "Dopo le tue piccole vittorie, sei chiamato ad affrontare l'invincibile sconfitta. Vivi la tua vita come fosse reale. Perdi il controllo, scivoli, promesse da mantenere. Abbandoni tutto per restare in vita, in un abisso di mille baci". (L. Cohen, A Thousand Kisses Deep). "You win a while, and then it’s done, your little winning streak. And summoned now to deal with your invincible defeat. You live your life as if it’s real. You lose your grip, and then you slip, and promises to keep. You ditch it all to stay alive, a thousand kisses deep". https://m.youtube.com/watch?v=M1mkFKVns6U

GIOCO D'AZZARDO

"C’era fra noi un gioco d’azzardo. Certe parole sembrano pianto, sono salate, sanno di mare, chissà, tra noi, si trattava d’amore, un gioco di vita, duro e bugiardo, volersi e desiderarsi facendo finta d’essersi persi. Adesso è tardi e dico soltanto che si trattava d’amore, e non sai quanto". (Paolo Conte, Memorie di una canzone).

L'ONDA DELL'AMORE

L'ONDA DELL'AMORE. "Parlavano e le corde si tendevano in concerto con i cuori, colpiti dalle vibrazioni d'essere compresi finalmente in uno. L'intensità di questo amore si misura con il fatto che scompare il resto. L'energia dell'onda tutto spazza via. Nasceva l'onda dell'amore propagandosi, portando l'essenziale fino al limitar del vuoto". (A. Battantier, 1990).

L'ANSIA E LE PASSIONI

LE PASSIONI. "L'ansia non vuole solamente dirti di restare a casa, quanto piuttosto di andare avanti nell’esplorare e accendere il tuo modello ideale di persona. L'ansia non è la malattia, ci racconta di un disagio dell'Essere, e del desiderio di intraprendere strade nuove alimentate da passioni vive inscritte in equilibri armoniosi". (M. Thompson Nati, L'attaccamento e il conflitto d'ansia, 1999).

La foglia e l'albero

"La foglia e l'albero affidato al mio giardino. E’ una sola cosa viva che in se stessa si è divisa. O son due, che hanno scelto di conoscersi come uno? Ma in fondo, non avverti nei miei canti ch’io son uno e doppio insieme?". (Liberamente J. W. von Goethe, riduzione e adattamento A. Battantier, Epperò il jazz vive qui, 2016, ABSDPH).  In foto, "Ginkgo biloba", l'albero dei dinosauri. Sei esemplari sopravvissuti alle radiazioni della bomba atomica su Hiroshima, simbolo della città di Tokio, nella sua veste autunnale.

Smettere di lamentarsi? Si può!

"[...] Poiché ai lamentosi accade tutto di storto. E già smettere di lamentarsi rende un poco più diritta la via smarrita". (M. De Pretis).

Tutto guardate come fosse una stella

"Tutto guardate come fosse una stella, una bolla sull'acqua, una goccia di rugiada. Adesso è così e nulla stringe chi vuole l'illusione. Vada come vada". (Lao Bu-Shem, Vajracchedika, Il Sutra del Diamante).

Conscio e inconscio

"Conscio e inconscio si muovono nella stessa direzione, verso uno specifico stile di vita". (A. Adler).

Innamorarsi di se stessi

"Il dolore più grande è non essere desiderati, rendersi conto che i tuoi genitori non hanno bisogno di te quando tu hai bisogno di loro. Quando ero bambino ho vissuto momenti in cui non volevo vedere di non essere voluto. Questa mancanza di amore è entrata nei miei occhi e nella mia mente. E così, solo quando sarai innamorato di te stesso, potrai essere altrettanto felice e potrai amare qualcuno". (J. Lennnon).

LA RICERCA DELLA PERFEZIONE: LA SPOSA DI GHIACCIO

LA RICERCA DELLA PERFEZIONE. "Era una mattina d'inverno, un uomo osservava un ghiacciolo pendere dalla grondaia: 'Come sarei felice se avessi una donna così bella, sottile, perfetta'. Arrivò sera e sentì bussare alla sua porta: 'Sono la ragazza-ghiacciolo di questa mattina'. Lui la guardò incredulo, estasiato e la fece entrare. L'indomani l'uomo si svegliò, non vedendola e non udendo alcun rumore, iniziò a cercar la ragazza per la casa. Ma quando aprì la porta del bagno, vide in terra, sopra ad una pozza d'acqua, un pettine da acconciatura e una forcina". (Fiabe giapponesi, la sposa di ghiaccio, riduzione e adattamento A. Battantier, 2016).

L'ADDIO IN UN CIAO

"Evidentemente ADDIO era una parola troppo dura per me, e allora lei mi disse solo CIAO. Mai più io la rividi. Quel CIAO fu il mantra di una dolce morte nei mesi a venire". (Era lei, 2009, Thomas Bergen).

LA VITA PERDUTA CI SI RIVOLTERÀ CONTRO

"Le trasformazioni, ora per ora, mi portano all'essenza. Voglio fare i conti con l'invisibile. Per arrivare alla purezza dei sentimenti.  È questa la moneta dell'onestà. Riuscirò a volermi ancora bene? Mia nonna diceva:  'Non ho più tempo per bere del vino cattivo!'.  Mio nonno preferiva:  'Chi non sta con me in tempo di guerra non sta con me in tempo di pace!'.  Figurarsi chi non sta con me in tempo d'amore.  Non sto scappando, sto vivendo il mio viaggio, che mi porta, incidentalmente, lontano da te.  Noi siamo quello che scegliamo di essere.  Anche incidentalmente, siamo noi che scegliamo".  (RACCONTAMI L'ESTATE, A. Battantier, S. Negro, 2016) "Ogni vita non vissuta  accumula rancore verso noi,  dentro noi,  moltiplicando le presenze ostili.  La vita che è stata perduta, all’ultimo, ci si rivolterà contro“.  (C.G Jung)

L'ORGOGLIO CHE RIFIUTA DI ACCETTARE IL MALE

L'ORGOGLIO CHE RIFIUTA DI ACCETTARE IL MALE. "Lasciare scivolare il male via da me. O almeno poterlo immaginare. La morte violenta di un amore, è come un walkie talkie che non parla più. Pshhh bzzz bzz bz Z. Come è successo? Quando? Dov'è il buco che ha assorbito tutto? Senza parole verso la resa, ma la bandiera bianca non è ancora tesa, l'orgoglio che rifiuta di accettare il male". (A. Battantier, Memorie di un amore, 2003, ABADP).

La vita non vissuta

"Ogni vita non vissuta accumula rancore verso di noi, dentro di noi: moltiplica le presenze ostili. La vita che è stata perduta, all’ultimo, ci si rivolterà contro“. (C.G Jung).

PAROLE

PAROLE. "Le tue parole, gesti dolcissimi e inconfessabili. Amo quel che scrivi, vedo i tuoi occhi piangere. E si confondono le sofferenze, perdendosi in un attimo ancora senza fine, dove sognare è lecito. Non torneranno le cose passate, me noi non le lasceremo andare via. Salveremo tutto coi ricordi, e le parole mai dette, protette dentro noi. E che siano perdonate le stronzate di due illusi".  (15 storie d'amore e la fiaba di Hélène, A. Battantier, 2003, ph A. Battantier)

Esplora, sogna, scopri

"Tra 20 anni potresti essere molto infastidita per le cose che non hai fatto". "Oddio Mark, a volte dopo vent'anni si può essere anche infastiditi dalle cose che si sono fatte". "È possibile tutto. Tu però continua a sognare, esplorare, scoprire". (Thomas Bergen, Just the way she was, Era lei, 2009. Conversazione in spiaggia tra Mark Twain, e Vitto Kiii).

LA GIRAFFA IN METRO

In metro ho chiesto al vicino, che poteva essere mio padre:   'Che ci una giraffa in carrozza?'. Lui giocherellava con il tablet, mi ha guardata un secondo, e si è rimesso a giocare come nulla fosse. Come avrebbe fatto mio padre. Nessuno sembrava accorgersi della giraffa.  Ho  scritto a Mike, l'amico mio nerd,   mi risponde:  'Non so niente, ora preparo cannetta numero 5. Cmq amoruccio, le giraffe non possono entrare in metro, sbattono la testa...a meno che...Nadia ma che è una giraffa nana come te ah ah?'.  Niente affatto, non è nana, è alta, ma sembra a suo agio.  Chissà, devo smetterla di farmi assegnare le linee guida del mondo da queste droghette. Sono sempre stata tranquilla e ubbidiente, per andare fuori di testa ho dovuto aiutarmi.  Da noi bisogna sempre frenarsi, controllarsi,  trattenersi  in un angolino assegnato da questa ipocrisia del mondo. Mi sono andata a sedere accanto alla giraffa. Sono stanca di questa situazione assurda e imbarazzante di morte ci

Bullismo: come annientare i bulli

SI SUICIDA DOPO LA DENUNCIA AI BULLI. "In classe abbiamo parlato di un ragazzo suicida, dopo aver denunciato i suoi bulli aguzzini. Non ce l'ha fatta, ma COLPEVOLI non sono solo questi 4 stronzi. COLPEVOLE è la cosiddetta 'brava gente' che li lascia fare, perché i bulli hanno una specie di lasciapassare o condono sociale. Questo ragazzo da un anno non usciva praticamente da casa. Si vergognava per i video e le beffe continue, ripeto, nella complicità generale. Noi pure nel quartiere abbiamo problemi con i bulli. A me non fanno paura perché pratico BJJ da quando ho 7 anni e 2 o 3 di loro  li ho già ripassati una volta. La tristezza dei bulli è che attaccano sempre i deboli e gli indifesi, come tante jene codarde che se la prendono con un piccolo gnu o una zebra ferita. Io non ho paura dei bulli, io ho paura della 'gente' che ghettizza e cerca il nemico facile, o che si nasconde pensando non sia mai un suo problema. Invece certi episodi vanno bloccati sul nascere

LA TAVERNA DELL'INCONSCIO

LA TAVERNA DELL'INCONSCIO. "Ho fatto un po' di casini ultimamente". "Ben vengano...se ti portano serenità". "Bè...insomma...c'ho uno stress addosso che non ti dico!". "Mi sa che hai fatto i conti senza l'oste". "E chi sarebbe l'oste?". "L'oste? Sei te! Alla fine siamo noi che facciamo i conti con noi stessi!". "Ah! Mi spiace...non c'ho i soldi e non lo pago!". "Sarebbe bello vero? Ma l'oste dell'inconscio prima o poi lo paghi sempre!". "See! Pure se scappo!?". "Peggio!!! L'inconscio non ascoltato si riprende sempre quello che è suo!". "Vaffanculo, te e all’oste, m'è passata la fame!". (T. Bergen, ERA LEI/ JUST THE WAY SHE WAS, 2009).

L'arte di vedere le cose invisibili

"La visione è l'arte di vedere cose invisibili. E la vaghezza aiuta a definire meglio il quadro". (M. Thompson Nati: Van Gogh, Swift, nonsense and some other favourites things). 

Sognare

"C'è qualcosa di peggio dei sogni svaniti, perdere la voglia di sognare ancora". (S. Freud).

HANDE KANDER

CADERE PER MANO DI ODIATORI DI ESSERI UMANI. STORIA DI HANDE KANDER. "Ero una ragazza trans. Volevo fare la maestra, ma sono finita ammazzata da odiatori di esseri umani. La mia famiglia non mi capì e mi cacciò di casa. Finii per fare la prostituta. Non era quello il mio sogno. In Turchia non te lo danno il lavoro se sei trans (chissà invece negli altri paesi!). Amavo la vita, ed il mio sogno era uno: il diritto di esistere come sono. E fare la maestra. Il diritto all'esistenza passa attraverso la resistenza, ed io ho lottato, diventando un punto di riferimento LGBT nel mio paese e nel mondo. Ma le dittature temono le teste pensanti, le minoranze che portano avanti i cambiamenti. Ogni dittatura sa come muovere le teste calde, ha i suoi bravi burattini. Non vi racconto come è andata l'ultima notte della mia vita in terra. Non importa perché io sono ancora viva, fintanto che qualcuno porterà avanti il mio nome, le nostre idee di cambiamento. Ho imparato a perdonare, a so

LE ALI DALLA SCHIENA DI UN UOMO

CIÒ CHE FA MALE È LA RESISTENZA, NON IL CAMBIAMENTO. "Mi piace il tuo viso scolpito, i disegni del tempo. Hai imparato a perdonarti, a sorridere nel sogno, a brindare agli anni  passati, a perderti nel vento. Piacersi è amore. Il cambiamento cerca noi, bussandoci alle porte, pur quando non pronti. Incurante delle immense, ammirevoli, inutili resistenze, spazza via tutto. Perché tutto ormai era niente. Risucchiati nel flusso, sconosciuti viaggiamo e, poco a poco, ci lasciamo andare. Nuovi sentimenti preparano il pensiero che ancora ha da nascere. Possono spuntare le ali dalla schiena di un uomo? Serve crederci. E volare. Sotto c'era il vuoto, ma sopra e intorno solo aria, e volo fu. E' come se vedessi un filo impercettibile tra desiderio e volontà. Stare male è molto utile. È importante capirlo. Ciò che fa male è la resistenza, non il cambiamento". (Andrea Battantier, Ylpa Racine, Il cambiamento, 2016). #modelloidealedipersona #miplab #andreagiovannibattantier #batta

PASSATO-PRESENTE-FUTURO

PASSATO-PRESENTE-FUTURO. "I tempi iniziano ad essere maturi per cambiamenti importanti. Il futuro è ancora tuo! Te l'avevano rubato. Riprenditelo. Ma ricorda che l'attesa del futuro è il fallimento del presente. Siamo coinvolti anche noi in questo futuro da ri-conquistarci". [...] "Te ed io, soli, tra le immagini di un passato che si ostinava a non andar via. Soffocando il futuro che, ormai, pigolava sempre più flebilmente. Quando il passato ed il futuro si sfidano all'ultimo sangue, sta al presente frapporsi, ergersi ad arbitro, giudice, confidente, tirando le fila tra il vecchio, da custodire, e il nuovo, da costruire". (M. Thompson Nati, Amori al bar, 2005).

LA TRASMIGRAZIONE DELL'ANIMA IN VITA

"Finalmente l’anima mia esplode e saggiamente mi grida: Non importa dove! Purché sia fuori di questo mondo! [...] Così ciascuno fugge se stesso, ma, a quel suo ‘io’, naturalmente, come accade, non potendo sfuggire, malvolentieri gli resta attaccato, e lo odia". ( Baudelaire, N’IMPORTE OÙ HORS DU MONDE/ Lucrezio, De Rerum natura).  

GIOCARE SERIAMENTE

MI SONO SEMPRE DIVERTITO. "Mi chiamo Jean-Michel Saive ho 47 anni e gioco a ping pong. Ho rappresentato il Belgio in 7 edizioni dei giochi olimpici, e sono stato il numero 1 del ranking mondiale. Ma non è questo il punto. La cosa importante è che io mi sono sempre divertito. Mio padre era un campione del ping pong, mamma ha vinto il campionato di doppio femminile quando era incinta di me. Ricordo ancora nella pancia i movimenti, le strusciate a terra, il POC della pallina. Com'è, come non è, ho vinto 130 medaglie, un po' qua un po' la, ma divertendomi sempre. Lo sport senza tanti soldi fa divertire di più. Con il mio amico Chuang Chih-Yuan, al Tai-Ben International abbiamo dato vita alla partita più buffa della storia del tennistavolo. Mi facevo vecchio, lui giovane e promettente, è stato bello giocare alla vita. Consiglio a tutti di giocare seriamente alla vita". (M. Thompson Nati, Around. Around Jean-Michel Saive, 2016).  https://m.youtube.com/watch?v=PAzQqqJycF

È come andare in bicicletta...

" Albert: -È come in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio, muoviti! Tea: -Non ci riesco! Albert: -Se sei paralizzata cadi! Tea: Ma come faccio se son paralizzata!!!? Albert: -Muoviti! Tea: -Ma dove!!? Dove mi muovo?? Albert: -Intanto muoviti, poi la strada si farà...". (T. Bergen, Era lei, 2009). IL TEMPO SIAMO NOI. "Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando"..."serve liberarsi del tempo e vivere il presente giacché non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante”... "la farfalla non conta i mesi ma i momenti, ed ha tempo a sufficienza". (Frammenti del tempo, ALBERT EINSTEIN, ALDA MERINI, RABINDRANATH TAGORE). 

Il limite

"Gli incontri più importanti generalmente avvengono quando arriviamo ad un limite. Quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente." (libera mente P. Coelho, 11 minuti, da Rolly&Silvestro).

TU HAI DONATO AMORE

TU HAI DONATO AMORE. "L'amore mica è tutto razionalità. L'amore ha qualcosa di inspiegabile. E questo qualcosa si chiama Amore. Il resto è spiegazione" [...] "Senza inutili rancori pei perduti amori la mente possa alzarsi verso il cielo, che è più grande di noi. Lì, vedrai il vero amore. Poi in terra tornerai e sì, dai, un altro ne troverai". [...] "Tu hai donato amore a chi forse allora era distratto. Il tempo ci mette tempo a passare, ma tu, ricordalo sempre, fosti contenitore d'amore, tu hai donato amore". (Padre Tosca Panunzio, Tutte le Lettere, 1932).

IL MANTRA DELLA GIOIA

IL MANTRA DELLA GIOIA. "Buona giornata e un cammino verso il centro del sole dentro di noi". (Lao Bu-Shem).

MIO NONNO ED IO

MIO NONNO ED IO. "Si può imparare molto dai bambini e dagli anziani. I primi hanno una visione autentica e immacolata della vita. I secondi, la saggezza nell'esperienza, ed hanno imparato dai loro errori. E, se non hanno ancora imparato, bè, in fondo è perché sono ancora bambini" [...] La vita inizia dove finisce la paura, e per un bimbo inizia e si sviluppa al meglio, grazie all'incoraggiamento per affrontare la paura. Come l'acqua per una piantina, donare fiducia, crea le condizioni per una crescita armonica. Mio nonno mi ha donato la fiducia".  (M. Thompson Nati, taccuini verdi, 1956). 

IL BAMBINO CAPRICCIOSO

TEMA: RACCONTATE UNA FIABA DI QUANDO ERAVATE BAMBINI. "Il bambino capriccioso è la fiaba dei fratelli Grimm che ho odiato di più da piccolo. Mia nonna me la raccontava per farmi essere più buono. C'era una volta un bambino capriccioso che non faceva mai quello che chiedeva la mamma ed il papà, insomma, faceva quello che gli pareva. Per questo il buon Dio (che forse non era così buono) si arrabbiò e lo fece ammalare, nessun medico riuscì a salvarlo e alla fine schiattò, ma schiattò che morì proprio mica per scherzo. E già a questo punto io piangevo e mi mettevo paura, pensando a cosa avessi fatto di male per meritarmi questa fiaba. Ma mia nonna mica si fermava, no, continuava a raccontarmi -perfida- la storia. Quando questo povero bimbo venne messo nella fossa e ricoperto, all'improvviso da sotto terra spuntò fuori il suo braccino che salutava verso l'alto. La mamma, lo ricacciava sotto con i piedi, e il papà tornò a ricoprir di terra. Ma ogni volta il braccino tornava

QUANDO FINII A PARLARE CON I PELUCHE DEI MIEI FIGLI

QUANDO FINII A PARLARE CON I PELUCHE DEI MIEI FIGLI Mi ritrovai a parlare in casa con i pucci dei miei figli.  La solitudine porta a cercare  compagnia, ed io la trovai in Pinocchio, Braccobau, Cagnolone e Orsotto.  Mi disse Max, del corso ZUMBAYOGA:  -Libera il flusso dei pensieri. Parla con i sassi, con i chiodi, coi criceti, al limite...ma proprio al limite, con qualche essere umano.  Esseri umani mi sembrava troppo e allora, quando mio marito usciva per portare i  figli a scuola, presi a servire il caffè ai pucci.  Tra una faccenda e l'altra, che vi credete? Io mando avanti una casa, me la sudo la mia squallida TV alla sera, stesa sul morbido divano mondo convenienza.  Un tempo desideravo essere libera, ma costava fatica, ecco perché ho preso a servir caffè ai pucci dei miei figli.  Ci guardiamo e ci rispettiamo, ciascuno nel suo essere puccio perduto nel mondo di sogni spietati perché mai resi veri. (A. Battantier, 15 storie d'amore e la fiaba d'Hélène, 2003. Illustraz

Facile no, ma nemmeno impossibile

"Nessuno disse che era facile. Ma nemmeno impossibile. Inferno non era. E mi misi all'opera. È l'incontro dei sognatori poeti che rende gradevole ancor la vita". (M. Thompson Nati, Taccuini Verdi, 1956, su M. De Pretis). 

L'inconscio non ascoltato

ASCOLTA IL TUO SOLE. "L'inconscio non ascoltato è pericoloso perché se ne va per conto suo. E da un momento all'altro può venir fuori come un'esplosione". (M.Trevi).

AMORE, QUASI UNA PREGHIERA

AMORE, QUASI UNA PREGHIERA. "Questo amore violento, fragile, bello, disperato, vero, felice, beffardo. Trema di paura, come un bimbo al buio. Sicuro come un uomo tranquillo, nel cuore della notte. È un amore tutto intero, ancora vivo. È tuo. E' mio. Una cosa sempre nuova; e non è mai cambiato. Possiamo andare, ritornare, scordare, addormentarci, risvegliarci, soffrire, invecchiare, riaddormentarci, svegliarci nel sorriso. Ridere e ringiovanire. Il nostro amore è là, testardo come un somaro. Vivo è il desiderio, crudele la memoria, sciocco il rimpianto, tenero il ricordo. Ci guarda il nostro amore, e parla senza dire nulla. Io l'ascolto e grido per gli amanti persi nel mondo che non conosco. Fermati Amore, là dove sei, dove altre volte sei stato. Non andartene, non dimenticarci. Non avevamo che te sulla terra. Non lasciarci morire. Dacci un segno di vita, ai margini di un bosco, nella foresta della memoria. Alzati. Tendici la mano. E salvaci". (Jacques Prévert, liber

Fragile? No, sono innamorata

LEI: "Io non mi preoccupo di essere fragile. Mi preoccupo di quello che tu ne farai, delle mie fragilità". LUI: "E vabbè, allora sei fragile". LEI: "No, sono innamorata! Ma non farmi male perché i buoni possono diventare stronzi dopo esser stati troppo buoni con gli stronzi. E allora, quando uno stronzo incontra un buono diventato stronzo, lo stronzo nato stronzo...ha da morì". Lui deglutisce mestamente e, facendo il vago, si avvicina alla finestra grattandosi meccanicamente la testa”. (T. Bergen, ERA LEI/ JUST THE WAY SHE WAS, 2009, quando lei gli fa capire che bisogna temere l'ira dei buoni). #eralei #thomasbergen #mip #miplab #memoriediunamore #modelloidealedipartner #modelloidealedipersona #andreagiovannibattantier #battantier 

GELOSIA TRA FRATELLI

LA GELOSIA TRA FRATELLI. "Siamo sempre stati due fratelli gelosi, abbiamo 2 anni di differenza, e cercavamo davvero il pelo nell'uovo. A proposito di uovo, litigammo di brutto a Pasqua di qualche anno fa. Al momento di aprire l'uovo mio fratello se la prese con i nonni: "Eh ma Alfredo ha l'uovo più grande!". Mio padre gli fece vedere che il peso era lo stesso, ma io, che ero il più piccolo, ma non  meno stolto, replicai: "Io non lo volevo l'uovo giallo, il mio colore preferito è il rosso!". Mio padre ci tolse l'uovo e lo mangiammo mezzo sciolto il 2 giugno, alla festa della repubblica. Ma l'avvenimento che ci fece riflettere fu quando ricoverarono mamma per un'infezione. Non poteva camminare e le diedero una carrozzella. In corridoio, mio fratello ed io iniziammo a scorticarci su chi dovesse spingerla. La concitazione fu tanta, iniziammo a spintonarci, assurdamente aggrappati alla carrozzella. Mamma aveva solo la forza per sussurrare