Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2015

NON SCAPPARE DALLE TUE PAURE

"Bello o brutto che sia il paesaggio di questo viaggio, ogni tanto soffermati su te stessa. Non scappare dalle tue paure, poiché scappando non hai modo di volerti bene, di prenderti cura di te, di riempire quel vuoto affettivo che tanto ti attanaglia. Guardati dentro, e, se serve, sorreggi lo specchio, per non farlo cadere. (...) Adesso è così, ti si pervade l'anima di una nuvola nera. Adesso è così, eppure, è questo l'umile momento di ripartire dalle piccole cose del quotidiano. Piccolezze, quisquilie, semplici istanti che, messi insieme -un giorno- saranno la tua nuova forza nella ricerca della serenità. Ti voglio immensamente bene, papà". (Lettere ad una figlia, 1971, M. Thompson Nati). "Arrivare alla leggerezza senza essere superficiale, alla profondità senza essere pesante". (Lao Bu-Shem).

LA FIDUCIA IN NOI STESSI: QUASI UNA RICETTA

"Indagarsi a fondo, cercando di visualizzare la nostra unica, personale strada da percorrere, costruendola giorno dopo giorno. Ognuno ha la sua strada. Utile lo scender da cavallo quando serve, e rimboccarsi le due maniche dell'ostinazione e dell'umiltà. Servono maestri, sudore, fatica. Tanta curiosità e capacità di meravigliarsi ancora. Una passione". (M. Thompson Nati,  Around, 2015. Around E. E. Cummings).

LE SCARPE NUOVE DI MIO PADRE

LE SCARPE NUOVE DI MIO PADRE. "Ho messo le migliori scarpe a mio padre. Lui, probabilmente, avrebbe preferito le solite scarpe da lavoro ma, io lo so, per le sue scarpe nuove aspettava un giorno speciale. Le comprò vent'anni fa, ma il giorno speciale, tardò ad arrivare. Oggi si celebra il suo funerale e mio padre ha le scarpe più belle di tutta la chiesa. Ciao papà". (Memorie di un amore, A. Battantier, 2007).

SI SUICIDA DOPO LA DENUNCIA AI BULLI

SI SUICIDA DOPO LA DENUNCIA AI BULLI. "In classe abbiamo parlato di un ragazzo suicida, dopo aver denunciato i suoi bulli aguzzini. Non ce l'ha fatta, ma COLPEVOLI non sono solo questi 4 stronzi. COLPEVOLE è la cosiddetta 'brava gente' che li lascia fare, perché i bulli hanno una specie di lasciapassare o condono sociale. Questo ragazzo da un anno non usciva praticamente da casa. Si vergognava per i video e le beffe continue, ripeto, nella complicità generale. Noi pure nel quartiere abbiamo problemi con i bulli. A me non fanno paura perché pratico BJJ da quando ho 7 anni e 2 o 3 di loro  li ho già ripassati una volta. La tristezza dei bulli è che attaccano sempre i deboli e gli indifesi, come tante jene codarde che se la prendono con un piccolo gnu o una zebra ferita. Io non ho paura dei bulli, io ho paura della 'gente' che ghettizza e cerca il nemico facile, o che si nasconde pensando non sia mai un suo problema. Invece certi episodi vanno bloccati sul nascer

QUANDO SI INSEGUE IL SOGNO SBAGLIATO

"Io di te posso dire tutto tranne che sia bugiarda. Non era diventato difficile crederti, era diventato impossibile l'amarti. Ho provato ad emularti ma non mi sentivo vero. Ero io il bugiardo ad inseguire un sogno mai stato mio. Fui menzognero a me stesso. E tu vai, continua a divertirti come sai, come hai sempre fatto. È un tuo naturale talento. Quanto a me, vorrei concedermi un po' d'ombra, adesso, per capire come restare me stesso, senza troppo soffrire". (Memorie di un amore, A. Battantier, 2007).

SAREBBE ANCHE REALISTICO CHIEDERE LA LUNA

"Sarebbe anche realistico a questo punto chiedere la luna. Abbiamo smesso di chiedere la dignità, scambiandola con ninnoli e perline colorate. Poco a poco ci hanno tolto tutto, ce ne siamo accorti solo ora, che siamo nella merda". (M.Thompson Nati, Rivoluzione, 2014, memorie di un adolescente).

QUANDO LA VERITÀ NON LA SI VUOLE PROPRIO VEDERE

"Ella annegava l'evidenza con ineffabile ed ostinata follia parallela. Schiacciava la sua povera testa nel mare dell'incoscienza, se la schiacciava coi suoi stessi piedi, poiché, proprio nei piedi risiedeva ora quel povero e misero barlume di ragione". (M. De Pretis,  Note a margine dell'essere umano, 1970).

AUTUNNO

"Da piccolo, a scuola, mi innamorai di una poesia sull'autunno. E dal dovere d'impararla, divenne un piacere l'amarla. L'autunno lo senti da prima, dal vento di agosto, dalle piogge di settembre, dalle mosche lente e impazzite, quell'aria diversa non ancora appesantita, ma lo capisci che estate e cicale sono cose vieppiù che lontane. Nonno Vincenzo dice che la terra ora è nuda e triste, ed accoglie un sole smarrito. L'autunno mi piace quando arriva piano, con lentezza, ma non è sempre vero che con lui il miglior tempo della nostra vita, lungamente ci dice addio. A me piace salutare le foglie una ad una, pensare che la terra voglia riposarsi dopo i tanti clamori ed esplosioni. Come me, che alle volte mi spengo senza una ragione, e mi rintano a pensare a niente, in attesa di una rondine nuova, o di una mosca dell'anno prima. Ps: poi però ballo il rock e penso alle caldarroste, e alla neve e alla stufa, e allora mi torna il felice dentro, pensando che la

Renegades, X Ambassadors. RIBELLI!!!

"Anime perse in un sogno, correndo pazzi di libertà. Io e te, due bambini ribelli. Scappa con me. Andiamo avanti ribelli e senza paura. E’ tempo di cambiare queste regole, cominciamo?". (Renegades, X Ambassadors. Memorie di una canzone, libera traduzione A. Battantier). https://m.youtube.com/watch?v=kSJhrO2Ydao

SHOUT!!! URLA!!!

"SHOUT!!! URLA!!! "Daje, parlo con te, nnamo. Nun lo capisci che te stai a venne l'anima? Ma che te ridi? Che te zompi? Urlaaa, butta fori sta merda, daje!!! Magari quanno scenni da cavallo ne riparlamo e magari cambi idea. Ma datte na svejata deficié". "Shout, I'm talking to you, come on. You shouldn't have to sell your soul. You shouldn't have to jump for joy. Shout. And when you've taken down your guard, if I could change your mind". (Shout, Tears For Fears, 1984. Urlaaa!!! Libera traduzione pe cazzarà, A. Battantier, 1987).

In amore il 100% di 50 è pressoché nulla

"Il suo 50% mi ha amato al 100%, mettendomi su di un piedistallo. Ho preso una parte per il tutto. Ma non ho voluto prestare attenzione all'altro 50%, che è quello che, nel finale di storia, mi ha affossato. Perché in amore il 100% di 50 è pressoché nulla. Che ho capito da tutto questo? Che le parole non contano, contano i tanti minuscoli particolari che, insieme, formano i fatti. Non parlano le parole, parlano i fatti". (M.Thompson Nati, A.Battantier, Vaccino N, 2007).

Quegli occhi tristi sono anche i nostri

"Ho sempre trovato paradossale il disinteresse di molti nei confronti dei soprusi, sopraffazioni ed ingiustizie presenti nel mondo. Si dimentica facilmente quando anche gli italiani erano oppressi e trattati con disprezzo ed arrancavano per trovare, all'estero, un loro posto nel mondo. Il dolore e la tristezza nei cuori di tanti nostri migranti che hanno abbandonato terre amate e che non hanno mai dimenticato. Dovremmo ricordarci più spesso che profughi lo siamo stati anche noi, o che potremmo tornare ad essere tali. Il destino di un popolo può mutare nel tempo, ed è importante serbare la memoria degli avi fuggiaschi, disperati, vesseggiati e sfruttati. Che cos'è la fratellanza? Forse è amare, forse perdonare, ma soprattutto comprendere che il destino degli uomini è comune in questo piccolo, microscopico granello di universo. Guardiamoci allo specchio, quegli occhi tristi sono anche i nostri". (M. Thompson Nati, I Paradossi dell'Io, 1995).

MEMORIE DI UN AMORE, SERIE TV E RINCOJONIMENTO

MEMORIE DI UN AMORE, SERIE TV E RINCOJONIMENTO. "Ho sempre odiato Smallville, e il protagonista con la faccia idiota bambocciona. Eppure, quando hai il nulla dentro, anche Smallville diventa tutto. Ora in lui vedo il supereroe dei miei sogni. Oddio sto tanto male, vero? Mi piace questa irrealtà, quando intorno a me respiro solo merda. Ohh superman, uomo ideale mio, salvami tu. Nel tempo ti sei fatto pure zitto zitto super fico!!! Se uno ha un obiettivo lo persegue. Ma quando l'obiettivo piange ecco superman a salvarmi, a coccolarmi con le sue frasi giuste, belle, e così rassicuranti". (Memorie di un amore, A. Battantier, 2013).

NOI, e non qualcun altro. LUNGA VITA AI RIBELLI POICHÉ VOGLIO RESPIRARE L'ARIA DEL MARE.

NOI, e non qualcun altro. LUNGA VITA AI RIBELLI POICHÉ VOGLIO RESPIRARE L'ARIA DEL MARE. "In classe Millo Peg ci ha spiegato che significa bruciare i NOSTRI rifiuti. Nessuno di noi lo sapeva. Primo: Con gli inceneritori NOI mettiamo -e non qualcun altro- un sacco di sostanze inquinanti nella natura. Secondo: le ceneri ammazzano di ritorno anche NOI -e non qualcun altro- poi siamo tutti bravi a piangere su tumori e malformazioni alla nascita che arrivano a parenti e amici. L'inceneritore fa male alla salute, ricerche hanno DIMOSTRATO che aumentano i tumori nelle zone vicine. Terzo: Bruciare i rifiuti fa guadagnare a pochissime persone un mucchio di soldi (a belli a me non mi ci fregate, i termovalizzatori sono fatti con gli incentivi statali, cioè coi NOSTRI soldi). Nessuno di NOI cittadini ci guadagna, e allora che senso ha? Costano centinaia di milioni di euro e nei paesi moderni non si costruiscono più. Mmm, non ce la vogliamo fare qualche domanda maliziosa, cari politi

L'OTTIMO È NEMICO DEL BENE

"Alle volte mi ostinavo a voler fare qualcosa nel migliore dei modi, nei minimi dettagli, alla perfezione. E non partivo mai, facendo naufragare progetti su progetti. Poi, ho provato a fare, con un'idea di massima, un programma vago, ma ho iniziato a fare, mica sciattamente, ma senza rompermi la testa se la perfezione era lontana. Ad un certo punto la Perfezione era diventata una mania, una fissazione, diciamocelo pure, una rottura di coglioni. La perfezione ti allontana dall'umanità, ci rende aridi. È bello tendere alla perfezione, ricordandosi però della finitezza dell'uomo, e di mia nonna che diceva 'chi non fa non falla, e chi ben comincia è a  metà dell'opera'". (Memorie di un adolescente. A. Battantier, 2007, Lisa, 17 anni).

MASOCHISTA, PER PIACERE

"Amavo farmi male. Fotografavo nel cervello gli istanti del dolore, per poi riguardare incessantemente le foto, nei momenti di noia. Io penso che i masochisti cerchino il piacere nel dolore. Ci si dona al dolore, sacerdoti della sofferenza. Perché? Per tenere insieme il senso del primo dolore subito, il dolore ancestrale, il primo dolore di un'infanzia tradita e impossibile da dimenticare. Tornare sul luogo del delitto, replicando il dolore, questa volta controllato, voluto. E si continua ad andare avanti, passando dal dolore, dal tradimento, dal senso di vuoto e del nulla che ci assale. Senza sollievo, se non apparente, lasciando fare a questo albergo ormai così vicino, così accogliente, dove va a morir d'amore la gente". (Mario Thompson Nati, la Verità, 1970, 2015).

IL RICORDO

IL RICORDO. "Fin quando gli Esseri son ricordati, essi rimangono Viventi. La morte è poca cosa al cospetto del Ricordo. Il Ricordo rende l'Essere Vivente. E l'essenza del ricordo non risiede nel suo passato, ma nel suo futuro: portare l'Altro con sé" […]  "Il tempo scorre e va. Scorre una lacrima nel mio orologio. Il tempo danza al ritmo dell'universo e non conosce limiti, non l'uomo, non la storia, non il cosmo. Ricetta per gestire il tempo: Il Sogno e il Ricordo di un Sogno. Prendi una farfalla, e vola. Vola. Vola". (M. Thompson Nati, Psicoanalisi, buddismo e, più che altro vita di tutti i giorni. 2015).

MASCHI, FEMMINE, PARACULI E MY LITTLE PONY

MASCHI, FEMMINE, PARACULI E MY LITTLE PONY. "Ai maschi, si sa, non piacciono i little pony. Perché dicono che sono da femmina. Ma per me i maschi sono sciocchini perché, invece di guardare sempre i cartoni di quelli che fanno a botte, potrebbe ogni tanto guardare sti poni nani e tenerelli! E sarebbero pure più tranquilli e rilassati". […] Nel cartone, oltre ai pony ci sono anche altri animali. I pony parlano, invece il gufo, il gatto, la testuggine, il coniglio o il cane non parlano. Ma secondo me sotto sotto tra loro parlano, ma non si fanno sentire per non farsi scoprire, altrimenti gli umani gli chiedono di sicuro le tabelline. Infatti in classe mia ci sta Tommy, un bimbo che non parla, ma secondo me è solo furbo perché vedi come parla quando mi chiede un pezzo di merenda o quando gioca a color colore in giardino". (Memorie di un bambino, A.Battantier, 2015, frammento di Ludovica Rarity, 7 anni).

Avevo solo una mente diversa

"Ho sorriso, un giorno, quando ho capito che avevo solo una mente diversa. E allora ho smesso di pensarmi malato e ho preso a voler bene al mio 'mondo', unico, prezioso, speciale". (M.Thompson Nati, Leadership for a sheep and others animals, 1996).

Da grande voglio fare l'Ingegnere della natura

"Lì per lì abbiamo riso. Che ci frega a noi ragazzi dei corridoi ecologici per salvare gli animali quando attraversano le strade? Poi Millo Peg, questo ricercatore di natura che gira per le scuole, ci ha fatto una domanda semplice: 'Immaginate di essere un cervo, un daino, o un orsacchiotto, la vorreste una stradina tutta per voi per passare sopra o sotto una grande autostrada?'. In effetti se uno ragiona da cervo, daino oppure orsacchiotto, cambia tutto, perché mi sono immaginato acciaccato sotto un TIR, oppure che mi perdo mia madre o mio fratello che hanno attraversato a culo la strada. Millo ci ha spiegato che certi uomini pensano solo a costruire, a pennellare di cemento la natura, e gli animali intanto hanno sempre meno spazio. Noi ragazzi siamo menefreghisti eppure, è bello preoccuparsi di cose semplici che potrebbero farci fare pace con la natura. Ad esempio costruire ponti, ma no tipo quello di Messina, ma ponti naturali. Magari, grazie a questi corridoi naturali

Psicoanalisi, buddismo e, più che altro, vita di tutti i giorni

"Ah se penso a tutti i programmi fatti negli anni. Sì, certo, i programmi di massima vanno fatti, sapendo però che poi possono essere disattesi, da noi, ma soprattutto dalla vita stessa. Quante sono le cose che vivono sfuggendo al nostro tenero controllo? Più le controlliamo, programmando le frazioni di tempo, e più esse accadono, nonostante noi. Se penso alle volte che ho tentato di forzare la vita, piuttosto che cedere alla sua corrente. C'è molto di incontrollabile, dentro e fuori di noi. E, più ostinatamente robot vorremmo essere e, più cadiamo nella follia ossessivo compulsiva esistenziale. Lascia essere, pur vivendo". (M. Thompson Nati, Psicoanalisi, buddismo e, più che altro vita di tutti i giorni. 2015).

SBLOCCARE UNA CARICA EMOTIVA

"È di fondamentale importanza sbloccare una carica emotiva. La puoi tenere dentro, ma tanto in qualche modo lei riaffiora. Occorre parlare liberamente, senza temere il caos. Il grumo di materiale lentamente assume forma: ecco le prime nuove consapevolezze. Ma esse albergavano già in nuce. Premevano per uscire. Ecco perché le consapevolezze mancate fanno male. Perché premono per uscire". (M. Thompson Nati, Around, 1963, 2015. Around Freud).

La relatività e la magia dell'amore

"Quando un uomo e una donna trascorrono piacevolmente insieme un'ora, sembra sia passato un minuto. Ma fateli sedere su una stufa accesa e, quel minuto, sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività. Fate sedere quell'uomo e quella donna, accanto ad una stufa spenta, e la stufa si accenderà in pochi istanti. Questa è la magia dell'amore". (M. Thompson Nati, Around, 2015. Around Einstein).

Torna a casa.

" '...È tempo che tu smetta di cercare fuori di te tutto quello che potrebbe renderti felice. Guarda in te, torna a casa...'. Lessi d'un fiato quella frase e, lentamente, al tramonto, mi avviai verso casa". (M. Thompson Nati, Around, 2015. Around Osho).

Il sasso nell'acqua

"Anche solo un sassolino fa increspare l'acqua. Ma l'acqua resta acqua, e il sasso in fondo, lento, sulla sabbia va". (M. Thompson Nati, Around, 2015. Around Lao Bu-Shem e  Madre Teresa).

Viaggiare, sapere dove andare

Chissà che sarà di noi, lo scopriremo solo vivendo. Viaggiare, evitando le buche più dure, senza per questo cadere nelle tue paure, gentilmente senza fumo e con amore. Rallentando per poi accelerare, con un ritmo fluente di vita nel cuore, gentilmente, senza strappi al motore. Tornare a viaggiare, e di notte con i fari illuminare chiaramente la strada, per sapere dove andare, con coraggio. (Memorie di una canzone, LB).

Heinrich Böll

"Heinrich Böll affermava: 'Io sono un clown e faccio collezione di attimi'. Non vuoi fare il clown? Va bene, divertiti seriamente in questa vita, ma ugualmente impegnati a collezionare attimi". (M. Thompson Nati, Around, 2015).

Paura di doverti odiare

 "Vedi tra noi è un gioco ormai perdersi, la tua mancanza mi farà impazzire, e non lo so se ti scorderò; forse ho già paura di doverti odiare". (Memorie di una canzone, G.Alberghini - P.Mengoli - G.Trombetti).

L'Amore

"L'amore mica è tutto razionalità! L'amore ha qualcosa di inspiegabile. E questo qualcosa si chiama Amore. Il resto è spiegazione". (Padre Tosca Panunzio).

André Kertész

"Fotografo il quotidiano della vita, ciò che poteva sembrar banale, prima di avergli donato uno sguardo nuovo. Amo scattare il mondo, anche nei suoi squarci di umile monotonia. Sono nato chiuso, ma un chiuso aperto alla strada, ed ho cercato la felicità nel silenzio di un istante. Batteva intanto il cuore al tempo di un click. Ho cercato gli occhi innocenti, di cui ogni sguardo sembra il primo, le menzogne dietro la superbia ed i sorrisi fatui, fantasmi seduti al sole su vecchie sedie. Senza trucchi ho cercato di vedere, ho cercato di capire. E quando ho capito, ho lasciato gli occhiali su un tavolo insieme alla pipa". (M. Thompson Nati, Around, 2015. Around André Kertész).

NEONATI A 50 ANNI: CHE COS'È IL TANGUISMO MILITANTE

"La 'neotenia'  è la prematurità fisiologica e psicologica del piccolo essere umano, rispetto alla maggior parte dei neonati di altre specie animali. Il neonato umano nasce insufficientemente preparato ad adattarsi al mondo. Questo ruolo, che è ricoperto, nei primi anni,  dall'ambiente familiare del piccolo, sovente, nella società occidentale, si protrae fino ai 50 anni e più del neonato (Tanguismo) che se ne resta gagliardamente per decenni un micio bello e bamboccione. Poi, i genitori, sfiancati,  lasciano il posto nel mondo alle 'nuove' leve". (M. Thompson Nati, Common sense in everyday life, 1995, 2015).

Equità

EQUITÀ. "Tutti diversi ma trattati con equità. Questo vale per i sessi e per le razze, ah se penso alle gelosie coi miei fratelli ed alle ingiustizie subite. Nessun essere umano, neanche un bambino, può tollerare di esser trattato da inferiore". (M. Thompson Nati, Around. Around Marie Beynon Ray).

L'Amore Maturo

"L'Amore è la cura, ma l'Amore Maturo parte dall'Amore di Sé per fondersi con altro Amore nel mondo. L'Amore immaturo, invece, attende che sia l'Amore Altro ad accedere alle vie del cuore infranto". (M. Thompson Nati. Amori al bar, 2005).

Il tempo

"Hanno creato strumenti per controllare il tempo. Ma è quando saremo pronti per abbandonare il tempo al suo destino, che la strada del nulla abbraccerà quella del distacco sereno". (Lao Bu-Shem, 400 a.c.).

Le idee

"Può andare bene, può andare male, ma l'importante è non perdere mai le idee. Beato chi ha in sé le idee! Che non muoiano mai e possano illuminare la nostra via". (Manlio De Pretis).

IL PARADOSSO DELLA RELIGIONE

"Il paradosso della religione è l'essere l'oppio dei poveri di spirito. E degli ipocriti. Altra cosa è l'intimo senso di religiosità, che ognuno potrebbe celare in cuor suo, senza per questo affaccendar di arroganza e pesantezza chi cerca leggiadrìa nel mistero dell'universo". (Padre Tosca Panunzio. Dio non è bandiera da spavaldeggiare il mondo, 1956).

CONCENTRAZIONE

"Ed io ti consiglio di iniziare prima quello che stai facendo, poi di fare quello che stai facendo, e, solo alla fine, di finire quello che stai facendo". (M. Thompson Nati, Common sense in everyday life, 1995).

ISOLE E AMORE

"Quando si è innamorati bisognerebbe andare alle isole. Perché non ci si perde mai. Meglio ancora se piccole. Basterà l'idea di un piroscafo per andare all'America". (M. De Pretis, Il confino e altri baci di amore, 1930).

STIMOLO E PASSIONE

"Lo stimolo è collegato alla Passione! Ognuno di noi dovrebbe trovare la sua Passione. La sera a letto dovrebbe chiedersi: Ho fatto tutto quello che potevo per realizzare la mia Passione? Per troppi anni neanche sapevo che esisteva questa domanda, poi ho iniziato ad avere paura della risposta. Oggi, ho 24 anni e non ho più paura della risposta, perché ogni giorno ci sto provando a portare avanti le mie passioni. Pure se nessuno le saprà riconoscere, io faccio rap, ma lo faccio per i miei amici e l'energia che mi dà non ha prezzo". (Memorie di un adolescente, 2007, A. Battantier, frammento di Gigi).

L'AUTOCONTROLLO, L'INTER DI RONALDO E LE ARTI MARZIALI

"L'AUTOCONTROLLO, L'INTER DI RONALDO E LE ARTI MARZIALI. Da piccolo pensavo che l'autocontrollo fosse la macchina della scuola guida. Mia sorella grande, aveva 20 anni e non riusciva mai a superare l'esame per la patente. Aveva la vena al cervello, non capiva una mazza di pistoni, bielle e codice della strada, e buttava sempre all'aria il libro di teoria. Mio padre allora le diceva: "Marta non fare la matta devi avere autocontrollo altrimenti la patente non la prendi!". Io, che avevo 8 anni, pensavo: " poraccia, speriamo che trova i soldi per questa auto con i pedali controllati dall'ingegnere, sennò, sò problemi!!!". Poi, siccome pare che noi di famiglia siamo tutti nervosetti (infatti mio padre smadonnava quando perdeva l'Inter, cioè sempre), venivo ripreso dai prof a scuola, sempre per questo autocontrollo che si perdeva per strada. L'autocontrollo mi è sempre suonato come una parola da vecchi, magari vecchi saggi, ma noi gio

LA FREGNELLOTICA DOMATA

"Non temo i tuoi pensieri, temo quando pensi troppo. Ti si gonfiano i pensieri, si schiacciano e poi BUM, mi fanno il botto quando meno me l'aspetto". (M. Thompson Nati, 2010, La fregnellotica domata).