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Visualizzazione dei post da 2015

LA VERITÀ DALLA BUGIA

LA VERITÀ DALLA BUGIA. "Il tempo per raccogliere i pensieri e le parole, come il pastore un gregge sparso nel buio di ragioni perdute tra verità e bugie. Un dolore gelido e crudele, inspiegabile. Inspiegabile. Lacrime, urla, schiaffi, sputi in faccia, il sentimento pulsa intermittente, interminabile. No, non può essere, E mai piu sarà, e poi, poi, si cerca di non morire. Il vantaggio principale del non morire è riscoprirsi donna; nel cercare di comprendere le ragioni del buio. Verso un nuovo inizio" (AB/BC/15) ... "Voglio solo che non sia, la verità è che non sei mia. Non voglio che mi veda piangere, e invece posso solo piangere. Non voglio piangere. La vita mia l'avevi tu, la tua realtà si porta via la mia illusione, è la realtà. E così sia la verità, la verità dalla bugia, e te che vai via". (La verità dalla bugia, A. Battantier, 2008). http://youtu.be/YiHj3Q1fxVA

Il Vaccino N ed il contro Narcisismo patologico

"Si era attaccata disperatamente al suo falso dio d'amore. In lui tutto aveva riposto: sogni , desideri, progetti di una vita. Aveva fatto tutto lei. E poi, si sa, l'innamorato non li vuole leggere gli indizi, preferisce l'illusione di raccattare prove sempre nuove. Ma che altro c'era da capire? Le prove erano talmente chiare, in cielo stava una intera costellazione di prove. Bastava osservare, al buio ed al silenzio della ragione". (Il vaccino N, M. Thompson Nati, 2007).

DA BAMBINO HO FATTO UN SOGNO: TUTTO IL MONDO BALLAVA ALLO STESSO RITMO

DA BAMBINO HO FATTO UN SOGNO: TUTTO IL MONDO BALLAVA ALLO STESSO RITMO. "Ho sempre amato il ritmo e la musica è la mia compagna. Non sono mai riuscito a stare fermo. Una volta, da bambino ho fatto un sogno: tutto il mondo ballava allo stesso ritmo. Africani, esquimesi, indiani, italiani, francesi. Ognuno lasciava le sue solite cose e prendeva a ballare. E quando furono miliardi le persone, giovani, vecchi, bambini e pure gli animali e piante, ecco che la terra iniziò a pulsare come un immenso cuore perso nell'universo. L'amore per la musica mi ha portato a girare per il mondo, e attendo ancora, ogni giorno, quel momento universale dell'avvio alle danze. Nella musica, serve la passione, ma quella tanto cresce dentro da sola, quando sei pronto. Ma serve la curiosità, uscire da quel solito ritmo. Serve rompere routines, e uscirne via - spiazzando tutto e tutti- è già l'inizio di qualcosa. In fondo io lo so: la musica ripete e rassicura, eppure, porta avanti discorsi s

Pericoloso!!!

"Pericoloso, Pericoloso, Pericoloso, io adesso sarò. Temere i reietti senza speranza, Giustizia nel mondo: è la sostanza. Non perdo più niente, dopo aver perso la dignità. Non perdo più niente, Rivoluzione mi cambierà. La dittatura è un dato di fatto, Rivoluzione, il dado è tratto. Pericoloso, Pericoloso, Pericoloso io adesso sarò. Rivoluzione questo è un diritto, ora noi vogliamo, ora possiamo noi. Rivoluzione ti sono ubbidiente, Rivoluzione per Presidente. Rivoluzione intelligente, disubbidiente, un poco insolente. Pericoloso, Pericoloso, Pericoloso, io adesso sarò". (Battantier/Scatolini, 2011).  Pericoloso!!! http://www.youtube.com/watch?v=TH1qSBHZzss

NON È ESSENZIALE

"Non è essenziale acquistare un divano a rate, mangiare carne tutti i giorni, credere all'oroscopo. Non è essenziale il successo ad ogni costo, il superfluo imposto dagli altri, il vestito di Biancaneve a Carnevale, far sesso la prima sera che ti vedo. Non è essenziale odiare chi non pensa come noi, il corredo, far parte di caste, sentirsi superiori per ragioni che non ho mai capito, pelle, razza, religione ed altre cose da coglione. Non è essenziale pensare sempre che sia un periodo di merda (e perdersi un tramonto). Non è essenziale rubare a se stessi il tempo, le emozioni, la vita. Ps: non vale fare i bravi solo a natale". (A. Battantier, "Non è essenziale", 2009).

FIGLIA MIA, CHE FATICA CHIEDERE SCUSA.

"Arrivi come un topolino per farti perdonare. Ti aggiri tra la porta e il corridoio, masticando meccanicamente una carota, smucinando un libro, grattando la mia porta senza -ancora- il coraggio di bussare. Capocciona sei, lo sai che questa volta tu hai sbagliato, eppure, figlia mia, che fatica chiedere scusa! Io lo so, tra poco noi ci abbracceremo i cuori, ma intanto mi diletto ad ascoltare quei rumori oltre la stanza, messaggeri di prossima, futura pace. Ecco, odo io quel tuo TOC TOC d'amore, e tutto ricomincia a scorrere". (A. Battantier, Memorie di un bambino, memorie di un amore, 2013).

NOTTE DI NATALE II

Un ladro al lavoro, la notte di Natale. Imprevisti del mestiere. E un po' di tenerezza. Un mio vecchio corto, con mia figlia Vittoria ;) https://m.youtube.com/watch?v=aLJ0rkzNSxY

L'Albero dell'Amore

L'ALBERO DELL'AMORE (filastrocca). "S'innamorò di uno scoiattolo la mucca Lina. Lui giocava con un cane che perse la pallina. La perse e ritrovò l'amica sua gattina, amica di uccellini e della vita quieta. Per tutti cucinava Angelina la gallina, e più su giocava con il miele il tenero coniglio Gabriele. In alto, in alto stava la sorella della mucca Lina. Di lei s'innamorò Franco il cavallo, conosciuto l'altra sera al ballo. Un cane perse la pallina e gliela ritrovò sul ramo un paperotto ghiotto e strano. Dorme in alto, in alto, in alto, la porcellina che s'innamorò del tenero Gabriele e quando lo disegna nei suoi  sogni stanno sempre insieme". (Testo e musica, A. Battantier, 2015). L'Albero dell'Amore (Filastrocca) from Battar on Vimeo .

SBAGLIARE PER IMPARARE (la canzone)

Chi vuole imparare sa, basta guardare. Chi vuole imparare sa, serve sbagliare. Ripensare, fare, risbagliar per imparare. Chi vuole imparare sa, serve imparare a sbagliare. E per imparare a sbagliare serve prima sbagliare. Sbagliare per imparare a sbagliare, sbagliare per imparare che non è piatto il mondo, se lo ami fino in fondo. (Andrea Battantier, 2015). Sbagliare per imparare (A.Battantier)

ALLE TRIVELLE DEL MARE PREFERIAMO I SECCHIELLI

ALLE TRIVELLE DENTRO IL MARE PREFERIAMO  SECCHIELLI, PATTINI E L'ENERGIA DELLA TERRA. "In classe con Millo Peg l'ambientalista avemo scoperto che esiste ancora gente che vole sfruttà pure l'ultima goccia de petrolio in mare. 'Le-trivellazioni-in-mare': Ma non sentite quanto sòna ridicola stà frase? Ma che ve dovete trivellà? Trivellateve er cervello!!! Nun ve basta mai de stuprà sta pòra terra? Ma nun ce pensate a li bambini che dentro a li castelli de sabbia nun ce vojono er catrame? V'attaccate a quattro gocce d'oro nero, ma nun ce pensate al turismo? All'inquinamento, a li pesci che boccheggieno esauriti d'ossigeno? Ma quanto potete esse stronzi e attaccati a li sòrdi!??  E poi, fateme capì, tutto sto casino pé du mesi de petrolio!!! Voi c'avete er core d'ammazzà er mare pé du gocce de petrolio!!!? A noi giovani ce fate schifo, quesso armeno lo dovete sapé. Noi volemo lottà, pé dà un giorno, ai nostri nipoti, er gusto ancora de un bag

GIOCO D'AZZARDO, IL BANCO VINCE SEMPRE E IL BANCO SI CHIAMA STATO. MA ALLE VOLTE SERVE IL CORAGGIO DI ABBANDONARE LA CERTEZZA DI ESSERE STRONZI

GIOCO D'AZZARDO, IL BANCO VINCE SEMPRE E IL BANCO SI CHIAMA STATO. MA ALLE VOLTE SERVE IL CORAGGIO DI ABBANDONARE LA CERTEZZA DI ESSERE STRONZI . "Mio padre ha giocato sempre d'azzardo, specie con le macchinette. Ma io l'ho capito solo dopo. Quando avevo 7 anni mi diceva che lui di lavoro riparava le macchinette e doveva provarle. Io gli dicevo: 'E allora perché ci metti i soldi?'. Ma lui rispondva che glieli ridavano con lo stipendio a fine mese. Ma intanto io giravo con lo zainetto bucato di mio fratello e con le scarpe estive pure d'inverno. Quando proprio mamma lavorava lui era costretto a portarmi alle bische. Per un periodo mi fatto giocare alle slot, tenendomi in braccio o in piedi su una sedia. Un po' perché diceva che gli portavo fortuna. Un po' perché, secondo lui, mi facevo le abilità, come gioco per il cervello. Ma poi mi ha lasciato a casa: diceva che gli portavo sfiga e che con me non riusciva a riparare bene le macchinette. Poi lo han

Adler e il Favoritismo

FAVORITISMO (Vale per i bambini, vale per gli italiani). "Il favoritismo tra i figli alle volte viene sottostimato. L'incoraggiamento è un rifornimento affettivo che lavora sull'autostima e sul senso di farcela nel mondo (self efficacy). Che succede quando avanza minacciosa la percezione che qualcuno è preferito a noi? Alle volte il sentimento può non essere giustificato, ma siamo sicuri di agire sempre in un clima di reale uguaglianza? Alcuni genitori son sempre pronti a mettere le mani, nel dire: 'ma noi non facciamo favoritismi!'. Ma quello che sarebbe bene fare è valutare se, nella mente di un bambino, esiste anche solo l'ombra di un sospetto di favoritismo". (Alfred Adler, 1870-1937, The Individual Psychology of Alfred Adler: A Systematic Presentation in Selections from His Writings, 1956, p. 376. Edited by Heinz Ludwig Ansbacher & Rowena R. Ansbacher, libera traduzione e adattamento di A. Battantier, 2015).

BASTONI TRA LE RUOTE

BASTONI TRA LE RUOTE. "Quando qualcuno ci mette i bastoni tra le ruote, la cosa migliore è -per l'intanto- stare fermi. Pensare, riflettere sul perché. Poi, scendere, togliere i bastoni, scegliere quello più grosso, e corcare come una pignatta il discolo monello che ci impedisce di proseguire il nostro cammino". (M. Thompson Nati, Psicoanalisi, buddismo e, più che altro vita di tutti i giorni. 2015).

LAST AL LIMONE (L'AMORE CHE MUORE)

LAST AL LIMONE (L'AMORE CHE MUORE). In un vecchio bar del porto, l'ennesima truffa ai danni di noi stessi. Morto è l'amore e la nave ha già lasciato il molo. Suona la sirena, il tono è triste, ma se vuoi te l'offro io il caffè, no dai, no insisto pago io. Io rinoceronte e mula te, che tonti siamo stati a rimollar gli ormeggi senza sopra noi. La lotta è finita, resta il lutto. E' un inno alla vita il cucchiaino che gira, che gira che gira e volta pagina, in un sorso appena. Irta di ostacoli è la strada degli innamorati. E mi sa di limone sto caffè al porto; le tazzine sciaquate, troppo Last al limone. Un litro d'acqua non basta a togliere l'acido da questo amore. E l'ultima bugia sei te che vai via da me. Un tuffo nell'oblio, ed un nuovo ninnolo io porterò alla collezione degli amori persi per un soffio di viltà. (Testo e musica di A. Battantier). https://m.youtube.com/watch?v=KabxeBeKA1w

Lapsus

"Lapsus: Errore di lingua. Dice Freud che è un errore che capita per distrazione. Si tratta di parole pronunciate senza intenzione ma che rivelano qualcosa che è stato nascosto nella mente. Ma non lo so se è un lapsus quando t'ho detto VAFFANCULO. Non lo so se era un TI AMO nascosto come dici tu. Non lo so, fai tu, ma mica è tutto psicologia. Alle volte un vaffanculo è solo un vaffanculo e lascia perde Freud". (Era lei, 2009, T. Bergen, A. Battantier). 

Il destino alla porta.

"Alle volte il destino non entra alla cieca nella nostra vita. Entra dalla porta che noi stessi gli abbiamo aperto" ... "L'essenza di un carattere, sta nelle scelte. Giorno dopo giorno, quel che facciamo diventiamo. Diventa quel che sei. Il destino è un compito. Cerca la luce che guida la strada". (G. Gaber/ M.Thompson Nati, around Heraclitus of Ephesus, 1987).

VERITÀ E RESILIENZA

RESILIENZA. "La Resilienza è la capacità di resistere, di gestire, affrontare, cercar di superare eventi traumatici, riorganizzando la propria vita. Ma così come non esiste vento favorevole al marinaio che non sa dove andare, allo stesso modo la verità può indicarci la nostra strada. Chi è menzognero con se stesso, va avanti, procede lungo una via. Eppure, l'inconscio non ascoltato sovente è foriero di nefasti presagi. È possibile riorganizzare la vita di fronte alle difficoltà, valorizzando le opportunità che la vita ci offre, possibilmente senza rinunciare all'identità più profonda. La verità è la nostra unica, speciale, preziosa, strada". (M. Thompson Nati, la Verità, 1970).

LA VERITÀ

RESILIENZA. "La Resilienza è la capacità di resistere, di gestire, affrontare, cercar di superare eventi traumatici, riorganizzando la propria vita. Ma così come non esiste vento favorevole al marinaio che non sa dove andare, allo stesso modo la verità può indicarci la nostra strada. Chi è menzognero con se stesso, va avanti, procede lungo una via. Eppure, l'inconscio non ascoltato sovente è foriero di nefasti presagi. È possibile riorganizzare la vita di fronte alle difficoltà, valorizzando le opportunità che la vita ci offre, possibilmente senza rinunciare all'identità più profonda. La verità è la nostra unica, speciale, preziosa, strada". (M. Thompson Nati, la Verità, 1970).

Servono nuove formule per ritornare a vivere

"Servono nuove formule per ritornare a vivere. Saremo nuovi con i fiori nuovi alla primavera. Ma che l'inverno, nel mentre, ci faccia pensare, ci rafforzi col freddo ed il dolore. La verità si ricostruisce mettendo insieme fatti, comportamenti; le parole non contano, e neppure le finzioni teatrali. La consapevolezza della verità riporta la luce. La verità sferzi di frustate la nostra solitudine, ma solo così ci rafforzeremo per la primavera, che arriverà, questo io lo so. Esiste l'anima gemella? All'anima gemella ci si avvicina, alle volte, adattando armoniosamente la nostra anima. E l'incontro è ancora più bello quando, noi stessi ci gemelliamo, prima, alla nostra, di anima". (Padre Tosca Panunzio, Tutte le Lettere, 1932).

SERVE A TUTTI UN SOGNO IN TASCA

SERVE A TUTTI UN SOGNO IN TASCA. "Neanche arranco. Sarebbe già qualcosa. Ciondolo aggrappata alla palla del pendolo. Uso il tempo come fosse un'altalena. Vorrei combattere quel mefitico fatalismo di un sopravvivere finché morte non ci abbracci. Ma serve l'idea di un cambiamento. È che serve a tutti un sogno in tasca. Magari non lo adopri mai, ma serve un sogno in tasca a farti compagnia, a scaldarti in questo freddo nulla". (Memorie di un adolescente, A. Battantier, 2015, frammento di Nat).

SCHIAVO CON LA CRAVATTA (Pe impiccamme?)

SCHIAVO CON LA CRAVATTA (Pe impiccamme?). Ho un contratto a termine e una retribuzione che vado a lavorare a piedi così risparmio la palestra, e mangio un panino a pranzo e cotoletta solo quando è festa, e la sera scrocco in giro tra parenti e amici na bistecca, ma che vita è questa? Loro sanno che m'affogo e che m'affanno, ma io in cambio vivo di baratto, aggiorno cellulari, pc e accendisigari magari, sì siamo precari. Sì sono precario, e se non sono ancora schiavo, di sicuro io non sono libero, questo è chiaro. Il diritto al lavoro è diventato una chimera, non c'è più decoro, quando finisci per rubare colombe pasquali e a natale il pandoro. Fai vedere che è tutto ancora normalità, ma questo ormai è futuro, si chiama globalizzazione ma a me me pare na bestialità, il ritorno alla feudalità. (Memorie del lavoro, di A. Battantier, 2014, contributo di TT).

ARRIVARE ALLA LEGGEREZZA SENZA ESSERE SUPERFICIALE. ALLA PROFONDITÀ SENZA ESSERE PESANTE

"ARRIVARE ALLA LEGGEREZZA SENZA ESSERE SUPERFICIALE. ALLA PROFONDITÀ SENZA ESSERE PESANTE . La comprensione del mondo passa attraverso i canali della coscienza. Le ferite della vita possono alle volte interrompere il processo di consapevolezza. E si vorrebbe rinunciare, abbandonare tutto. Ma perché mollare tutto? Mollare, ma non tutto! Lasciarsi andare, un poco alla volta, ristabilendo i nostri livelli di leggerezza.  Buona giornata tra il cielo e la terra, al corpo morto e all'anima leggera. Buona giornata al tuo sogno e cambia la realtà se hai desiderio o bisogno. Arrivare alla leggerezza senza essere superficiale, alla profondità senza essere pesante". (Lao Bu-Shem).

Né circo né zoo!!!

"Caro diario ieri ho fatto 10 anni e come regalo ho scelto di NON andare allo zoo né al circo (il posto più triste che esiste). Certo il mio regalo preferito sarebbe stato di liberare tutti gli animali e di rimetterli nei loro posti per farli incontrare con le loro famiglie. Ma, una cosa alla volta, come dice il mio papà. Secondo me, se nessun bambino andasse più allo zoo e al circo, forse potremmo aiutare i nostri cari animali. È meglio vedere un documentario e lasciarli in pace. Io, infatti, ho fatto una specie di sondaggio in classe e, nessuno dei miei amici vorrebbe passare la vita in gabbia, ma neanche in un giardinetto tipo quello dove giochiamo a pallone. Perché un conto è fare 2 tiri a pallone, un conto è viverci tutta la vita che non puoi più uscire dal recinto. Anche una foca, magari la prima volta che ha visto una palla, avrà detto 'Che bello!!!' Ma poi io le ho viste le foche del circo: sono quasi più tristi dei nani e dei pagliacci. Secondo me pure Totti se lo

Psicanalisi, buddismo e, più che altro, vita di tutti i giorni

"Crolla chi, anelando il suo bel mondo perfetto, scopre un giorno che perfetto non era, e forse, mai lo sarà. Alle volte l'ottimo è nemico del bene e la perfezione rischia di cristallizzare, annullare, la ricerca dell'umanità che è dentro di noi. Rinasce chi riparte dal perfettibile, da ciò che ancora può essere migliorato, giorno dopo giorno, con sudore, fatica, ma anche giocando un poco con questa bella e sporca vita. La sfida procede di pari passo con la vita". (M.Thompson Nati, Rinascere ancora, 1987. Psicoanalisi, buddismo e, più che altro, vita di tutti i giorni. 2015).

Vivo di giorno io illusa

"Vivo di giorno io Illusa mentendo a me stessa. Ma la notte io adorno la casa di sogni che sciolgono vesti, menzogne di seta. E brucia nell'anima ancora, l'amore che sposo nei sogni e non oso donarmi". (Claire Roché).

I Morti Innamorati (Puntata 3)

"Sei ancora calda. Per me lo sarai sempre". (T. Bergen, I morti innamorati, 2014). "I MORTI INNAMORATI. Una storia con protagonisti, per una volta, i vaganti. Il loro punto di vista. Il loro formar comunità, il loro difendersi dai vivi, che arrivano a rubar denti d'oro, orologi e gioielli. E gli rubano i sentimentj, gli uomini e le donne dei perduti amori, rimirati, nascostamente, per ore ed ore. Sono vaganti innamorati, della donna e dell'uomo rimasti in vita...e che si sono rifatti una vita. Ma i vaganti possono innamorarsi ancora tra loro ed ecco che il cuore batte forte forte in fuori, talvolta fuoriuscendone romanticamente".

IL CERTO E L'INCERTO

"Serve trovare un equilibrio tra la sicurezza del certo e il fascino dell'incerto. Taluni si annoiano mortalmente nelle calde, asfissianti e rassicuranti certezze. Altri, si immergono nei flutti perigliosi dell'incerto e non ne fanno più ritorno. Il Certo e l'Incerto: in entrambi i casi se ne può morire". (M. De Pretis, Ulisse è tornato, per un giorno soltanto, 1987).

Si muore, boccata dopo boccata

"Io abito in campagna e sono davvero fortunato, ma sono tanti i morti di città e mi chiedo se un giorno qualcuno per questo pagherà. Millo Peg, un ricercatore che gira per le scuole, ci ha detto che secondo l'AEA (Agenzia Europea Ambiente) l'Italia è al primo posto per i morti da inquinamento. Nel 2012 ci sono stati 84mila e 400 morti per le polveri sottili, che arrivano ai polmoni e poi nel sangue. Questa folle urbanizzazione, manda nell'atmosfera inquinanti tipo il piombo. E la salute se ne va, boccata dopo boccata. Mia madre lavora in un negozio a Roma, ed ogni giorno devono pulire le vetrine piene di smog. Mio padre quando torna con lo scooter e si soffia il naso, gli esce tutto un schifo nero. Io da grande voglio vivere in campagna, meglio ancora in un paese dove le macchine sono abolite perché non ce n'è bisogno, tipo in Svizzera, in Svezia, in Olanda. Lì vanno in bici o al massimo in trenino. Ma in Italia i ciclisti li arrotano e, pure se non li arrotano è t

La solita strada

PUBBLICITÀ PROGRESSO. "LETARGO ESISTENZIALE? STANCO DELLA SOLITA STRADA CHE TI CONDUCE NEL SOLITO POSTO? CAMBIA STRADA!". (M. De Pretis, Ulisse è tornato, per un giorno soltanto, 1987).

Te piace lamentatte e il palcoscenico è petté

TE PIACE LAMENTATTE E IL PALCOSCENICO È PETTÉ. "Te piace lamentatte e...OLÉ... er palcoscenico è petté. Godi de sti pianti e, d'ubriacatte de ste lacrime pare quasi che te vanti. Temi da sto monno la scomparsa e nun accetti il ruolo de comparsa. Ma lo voi capì che tanto noi oscillamo tra infinito e nulla, e presto addà finì sta farsa, cominciata dentro a na culla e svaporita ar cielo come na bolla de sapone? E qui se pone la questione: Sitte piace lamentatte fallo, e tiette pure er palcoscenico petté. Ma nun ce rompe li cojoni che la vita è un pizzico e noi cemo da fà -cor beato commido- a falla passà. Rompite sto bozzolo de noia e vola su pell'aria come na farfalla. Respìrate sto giorno dar principio, che già dar pomeriggio sentirai che l'ali so pesanti e fanno male. Vìvete ogni giorno co passione come fosse carnevale. Ma ce devi stà: colla vita ogni scherzo vale". (A. Battantier, Er Manovella, 1987).

Noi attraversiamo l'infinito ad ogni passo, e ad ogni passo ci troviamo faccia a faccia con il nulla.

"Noi attraversiamo l'infinito ad ogni passo, e ad ogni passo ci troviamo faccia a faccia con il nulla . [...] Eppure, nel mentre, chiedetevi se, come un baco da seta, avete costruito un bozzolo di noia intorno a voi. Chi vi salverà? Rompete il bozzolo e uscite fuori come la meravigliosa farfalla. Ma ricordate che, se vi va bene, vivrete un giorno. Godetevi la mattina, che al pomeriggio le ali vi faranno già male". (Lao Bu-Shem, 400 a.c).

I Morti Innamorati (4 puntata)

"Sei ancora calda. Lo sarai sempre per me". (T. Bergen, I morti innamorati, 2014). "I MORTI INNAMORATI. Una storia con protagonisti, per una volta, i vaganti. Il loro punto di vista. Il loro formar comunità, il loro difendersi dai vivi, che arrivano a rubar denti d'oro, orologi e gioielli. E gli rubano i sentimentj, gli uomini e le donne dei perduti amori, rimirati, nascostamente, per ore ed ore. Sono vaganti innamorati, della donna e dell'uomo rimasti in vita...e che si sono rifatti una vita. Ma i vaganti possono innamorarsi ancora tra loro ed ecco che il cuore batte forte forte in fuori, talvolta fuoriuscendone romanticamente".

LA FANTASIA È SUPERIORE ALLA MAGIA

LA FANTASIA È SUPERIORE ALLA MAGIA ."Quando ero piccola ero fissata per la magia. Amavo Harry Potter alla follia. Poi, ho capito, che la fantasia è superiore alla magia. Prendete ad esempio Harry Potter: sì certo è magia, o almeno credevo a 5 anni. Ma poi ho scoperto che Harry Potter l'ha scritto una certa Rowling, quindi la magia è stata inventata con la fantasia. Oggi ho capito perché mia nonna diceva che la cosa peggiore che potesse capitare ad una persona è non avere fantasia: 'Quello lascialo perde che nun c'ha proprio fantasia' diceva sempre". (Memorie di un bambino, A.Battantier, 2013, frammento di VB 12 anni).

Benedetta parodia esoterica

"Benedetta parodia esoterica. Seguire un programma di Benedetta Parodi, leggere un suo libro, rappresenta un'esperienza esoterica. La Parodi, esprime, senza darlo a vedere, e senza saperlo nemmeno lei, concetti profondi e segretissimi. Sono in pochi a cogliere il senso ultimo delle sue verità occulte. Prendiamo le sue ricette. Lei sembra limitarsi a raccontare la sua cucina, eppure il profondo desiderio sarebbe quello di contribuire a salvare una cena, un matrimonio, una famiglia, la vita stessa accerchiata dal senso del Nulla. Ecco che allora il suo libro di ricette andrebbe interpretato come un thriller esoterico sulla ricerca di un senso. Benedetta Parodi cucina per il marito Fabio, i figli Matilde, Eleonora e Diego, ma anche per tutti i telespettatori che la seguono ogni giorno sugli schermi. Ma lei non cucina, lei li salva dal Nulla attraverso una complessa e ctonia cura omeopatica. Poiché il Nulla, in piccole dosi massicce, dovrebbe produrre una reazione, una scossa, un

PENSARE DI AVERE IN PUGNO UNA DONNA

Pensare di avere in pugno una donna (e farsi male). "Che grande sbaglio per un uomo pensare di avere in pugno una donna. Che grande sbaglio per una donna pensare di avere in pugno un uomo. Sa di barzelletta amara quando poi i fronti si capovolgono, quando la ribellione porta a ritrovare la dignità perduta. Cosa succede quando premete una pistola a salve? Solo tanta paura ma ci si rende conto di essere ancora vivi e più agguerriti di prima. Oh che grande sbaglio dare tutto per scontato, l'amore è un sentimento nobile che si perde perdendo la dignità. Ma la dignità si ritrova, è facile comandare quando l'altro è innamorato. Credere di avere l'altro in pugno: che sciocca idea di intendere l'amore". ("Memorie di un amore: Il vaccino N". A. Battantier, M. Thompson Nati, 2007).

Cos'è la perfezione?

"Cos'è la perfezione? Passano gli anni e mi accorgo che la verità mille volte mi scivolò via. Credevo di serbarla in tasca, me la ritrovai nel vento, poiché bucate erano le tasche. La verità è un'approssimazione.  Ci vuole coraggio ad accettare di essere imperfetti, soprattutto con noi stessi. È la società stessa, imperfetta e malata, a spingerci verso la ricerca di una perfezione illusoria. Guardate lo stesso dio, come viene ricreato dal credente fanatico: non appare come uno spocchioso presuntuoso egli stesso, nella sua ferma e immacolata Verità nel discernere il giusto e lo sbagliato?". ( M. Thompson Nati, I need around you/Ho bisogno che tu ci sia.  Around  Rudolf Dreikurs: the Courage to be Imperfect 2014).

Il problema è che all'ultimo ti devi accontentare

"Tu hai sempre grandi problemi. Ma una volta, almeno, la vogliamo trovare una piccola soluzione prima che sia troppo tardi?". "Ricorda, che quando tutto è perduto, sull'orlo del precipizio escono sempre le ali". "Il problema è che all'ultimo ti devi accontentà delle alucce di polletto...e te scroci uguale!". (T. Bergen, A. Battantier, Era lei, 2009).

Pensando a Justine, quando aveva 3 anni

"Sentire piangere un bambino, in un centro commerciale, e sussultare pensando a Justine, quando aveva 3 anni. Quando perdi un figlio, egli vive con te nei frammenti di vita degli altri. Justine è persa nel mondo, Odo e percepisco le tracce. Non è follia, è la mente che non riesce a ricostruire l'essenza di un lutto". (Memorie di un amore, 2007, A. Battantier, frammento JPWxever).

GIOVANI: FATEVE LARGO CHE PASSATE VOI!!!

"Noi vecchi spesso ci scaviamo la fossa da soli, con la rigidità e le abitudini che rattrappiscono il cervello. Dobbiamo aprirci al mondo, anche a 90 anni, figuriamoci a 20, 30, 40, anni. Vedo dei giovani già morti dentro. Forza su, resuscitate ragazzi, ritornate alla vita, trovatevi un senso, su su!". (M. Thompson Nati, la percezione della vecchiaia e della morte, 2015).

STORIE DI FRATELLI: DAVID E BOB BOWIE

I FRATELLI BOWIE. "Forse non tutti sanno che David Bowie, ha iniziato a cantare sulle orme dell'oggi sconosciuto fratello. Bob Bowie, fine degli anni 60, primogenito, 5 anni più grande di David, cantante folk-rock e poi psycho-trash. Bob scrisse delle belle e originali canzoni di rottura, lontane dagli schemi stantii di Dylan e dalla psichedelia malata di Wilson dei Beach Boys. A Bob Bowie, tuttavia, lo rovinò la sua rigidità, il non voler dare ascolto ai suoi agenti Wayne Poster e Jennifer Brimmer, che gli consigliarono, ripetutamente, di cambiar nome d'arte. 'Bob Bowie', aveva infatti, secondo Brimmer, un'eccessiva assonanza con l'abbaiar dei cani. Bob Bowie, Bob Bowie, babbaui, babaue: declamate ad alta voce per 10 volte il nome e converrete con le perplessità dei suoi agenti. Bob Bowie venne, difatti, nel tempo relegato ai margini del sistema musicale americano. Ebbe negli anni 80 un discreto successo come terapista canino a Dallas, con l'appellati

COMBATTERE LA DIPENDENZA CON LA FANTASIA

COMBATTERE LA DIPENDENZA CON LA FANTASIA. "La fantasia andrebbe sperimentata più spesso nella realtà. L'uomo è un creatore di immagini fantastiche. È che alle volte sembra dimenticarsene e cerca altrove quel meraviglioso mondo che ha già dentro se stesso. Il gioco d'azzardo, l'eroina, la cocaina, l'alcool, tutte le dipendenze, che altro sono se non mancanza di fantasia? Con la fantasia è possibile creare altre infinite fantasie. Ma senza fantasia, la realtà è poca cosa, ed è di una noia mortale. Ecco allora la dipendenza a ricreare artificialmente la fantasia, miraggi vuoti che donano provvisoriamente conforto al sopraffare della noia del nulla". (M.Thompson Nati, Leadership for a sheep and others animals, 1996).

Abbiamo tutto il tempo del mondo

"Abbiamo tutto il tempo del mondo, ABBASTANZA tempo per la vita, per le cose preziose, per l'amore. E se questo è tutto ciò che abbiamo, non ci serve niente di più". "We have all, the time in the world, Time ENOUGH for life, for all the precious things, to love. And if that's all we have you will find, we need nothing more". (Memorie di una canzone, 1991, un capolavoro di John Barry, la voce calda e roca di Louis Armstrong, malinconica perché sapeva che da lí a poco sarebbe venuto a mancare). https://m.youtube.com/watch?v=IaHuzlPmrko

La vita è come la scaletta di un pollaio

OGNI MIO NUOVO GIORNO. "C'è chi dice che la vita sia breve e piena di insidie; per intenderci, come la scaletta di un pollaio: corta e piena di merda. Io ho sofferto, tanto, e, sapete quando mi sono liberato del mio passato? Mai. Non bisogna mai liberarsi del passato. Molto meglio riuscire a donargli un senso. Ad esempio quando ho iniziato ad innamorarmi ancora di ogni mio nuovo giorno. Ed ogni nuovo giorno giorno è il piolo di una scala verso un nuovo futuro possibile. Prima, però, mi è servito capire che la scala deve poggiare sulle vestigia solide e consapevoli del passato. La mia storia è fatta di merda spalata, ma anche di terra nuova concimata, e il verde di piantine un giorno è arrivato. Poi, che sia Dio o fiori di campo, poco importa. Credete in qualcosa, e vi sarà data una speranza. Seminare del bene anche laddove è il male o l'incertezza del vivere. Continuiamo a seminare del bene, nasceranno qua e là i fiori, la parte migliore di noi. Abbiamo tutto il tempo del

Dà più adrenalina non giocare

"Il non giocare mi dona la serenità che il gioco mi toglieva. La mia nuova adrenalina è il non giocare. E' diventato  uno speciale gioco il non giocare. Lo dico a tutti i miei ex compagni di merende ludiche. Guardate che dà più adrenalina non giocare. E la mente alla sera ringrazia". (A. Battantier, Memorie di una dipendenza, 2014).

TIPOLOGIE DI NARCISISTA: IL VOLUBILE SU RICHIESTA

TIPOLOGIE DI NARCISISMO: IL VOLUBILE SU RICHIESTA. "Il volubile su richiesta (VSR) cambia idea, ma solo quando pungolato e stimolato. Il VSR comunica di circostanza, solo quando è costretto a comunicare, indotto a prendere una pur vaga posizione di intenti. E quando sembra rilanciare un'idea di coppia, lo fa per pigliar tempo. Il VSR è una bandiera al vento delle disperate richieste esterne. Eppure resta fisso il suo bastone al terreno.  Il VSR non è la bandiera, è il bastone conficcato nel terreno dei beatissimi cazzi suoi. È il vento che ruota intorno a lui". ("Memorie di un amore: Il vaccino N". A. Battantier, M. Thompson Nati, 2007).

DIPENDENZA: NON C'È COSA PIÙ BELLA CHE DIPENDERE DALLA LIBERTÀ

DIPENDENZA: NON C'È COSA PIÙ BELLA CHE DIPENDERE DALLA LIBERTÀ. "Dipendo da te, da qualche cosa che mi umilia e mi ammalia sull'onda di promesse false di emozioni. Dipendo da te, dolcemente e amaramente mi risveglio, e addosso sento il peso di una gabbia che mi fa sballare fuori e non mi fa più uscire dentro. Mi annoiavo e non ascoltai il vecchio quando disse: '...Il problema non sono le droghe, è la dipendenza'. Ah ah ah!! Ed io ridevo, forte della mia vanità. Dipendo da te, fin quando in faccia io non vedrò la mia libertà; non c'è cosa più bella che dipendere dalla libertà. Non bisognerebbe mai dimenticare come e quando si cade. E la libertà, non è quel cazzo che ti va". (Memorie di una dipendenza, Andrea Battantier, 2011).

I MORTI INNAMORATI

"I MORTI INNAMORATI. Una storia con protagonisti, per una volta, i vaganti. Il loro punto di vista. Il loro formar comunità, il loro difendersi dai vivi, che arrivano a rubar denti d'oro, orologi e gioielli. E gli rubano i sentimentj, gli uomini e le donne dei perduti amori, rimirati, nascostamente, per ore ed ore. Sono vaganti innamorati, della donna e dell'uomo rimasti in vita...e che si sono rifatti una vita. Ma i vaganti possono innamorarsi ancora tra loro ed ecco che il cuore batte forte forte in fuori, talvolta fuoriuscendone romanticamente". (T. Bergen, I morti innamorati, 2014).

LA SEGNALETICA DELL'AMORE

"Quando sei pronto, smettendo finalmente di cacciare alibi e sensi di colpa, ti accorgi che non sai bene dove andare, manca la segnaletica. Nell'amor di vita non ti conforta il codice della strada. Non vedi, non capisci e non fai capire, mancano le frecce, luci, suoni, direzioni e versi d'intesa. Quei segnali collocati ai bivi ed in qualsiasi punto in cui cambia qualcosa; no, non li troverai. La paura diviene allora un segnale, e la voglia di un respiro nuovo, scivolando verso mete sconosciute, burroni indietro, burroni avanti; e in mezzo noi. Segnaletica. E tu che esprimi emozioni con occhi nudi. Certo, ogni nastro si uccide con la sua inaugurazione. Te ne duole e non posso farci niente. Il resoconto di un fallimento è il fallimento. Decidi adesso, ricorda che per la nostalgia c'è tempo. Brevi risposte sì sì no sì no non ti lascio. Ogni regola è un'offesa. Vedi, ancora devo darti un addio e già la segnaletica mi dice: Attenzione, così la baci! Così ti bacio -reli

OTTIMISTA E PESSIMISTA

PESSIMISTA ED OTTIMISTA. "Il pessimista distruttivo trova problemi per ogni soluzione.  L'ottimista costruttivo trova soluzioni a quasi tutti suoi problemi. E se non c'è soluzione, non sarà la fine. Il miglior pessimista è quello flessibile. Il peggior pessimista è quello che pensa di essere realista. Il miglior ottimista è quello flessibile, il peggior ottimista è un idiota". (M. Thompson Nati, "La Flessibilità Mentale", 1987) ... "La scelta non è tra Ottimismo e Pessimismo. La scelta è tra Flessibilità e Rigidità, tanto che soffre più un Ottimista Rigido di un Pessimista Flessibile". (M.Thompson Nati, 1987).

La lezione della vita

"ZITTI ZITTI, PIANO PIANO, LENTAMENTE NOI CRESCIAMO. ALLE VOLTE SAI IMPARIAMO LA LEZIONE DELLA VITA. ZITTI ZITTI, PIANO PIANO, LA LEZION NON È FINITA. AUGURI FRED!". (T. Bergen, A. Battantier, ERA LEI, 2009, canzone del buon compleanno, prima della torta di Fred).

Si sono approfittati

"Si sono approfittati". "Chi?". "Quelli del mondo. Non mi piacciono quelli del mondo. Stia attento, è ancora in tempo per scendere". (Quando Lui e Lei incontrano il vecchio saggio nel bosco, che raccoglie le erbette e scende, sorridendo, nella tana della volpe ove vive. Era lei, 2009. T. Bergen, A. Battantier).

Sono io, finalmente io!!!

"È bello provare a vivere, cimentarsi nel cercare la libertà, a piccoli passi, o volando impavidi oltrepassando i burroni. Alle volte si casca, alle volte si muore, alle volte ci si rialza più forti di prima. La libertà è faticosa da conquistarsi. Si conquista con gli sbagli, tanti sbagli. E correzioni in corso d'opera. Fino a dire: 'Sono io, finalmente io, e mi vado bene così'. Che strano. Non si fa in tempo a dirlo, che già siamo cambiati, e l'immagine di giorno in giorno sbiadisce, perdendosi in quelle a venire. Ma intanto, mi fermo ancora un attimo a contemplare, senza troppi pensieri, la mia me ritrovata". (M.Thompson Nati, Lettere ad una figlia, 1971).

Le scelte nella vita

Ognuno ha una favola dentro

"Ognuno ha una favola dentro. Alle volte è difficile riuscire a leggerla e a raccontarla da soli. È bello, allora, quando si trova qualcuno che, con la meraviglia e l'incanto negli occhi, riesce a  leggerla e a raccontarla. Noi possiamo raccontare la sua. Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra che ho detto la mia". (M. Thompson Nati, Around, around Pablo Neruda, 2015).

Sto imparando

"Sto imparando a muovermi con leggerezza e profondità in questo affascinante mare del nulla. È uno dei pochi regali del tempo, che va a ricompensar gli errori fatti. E mi porta a desiderare di volare ancora, in un mare che in passato era 'Tutto', poi è diventato 'poco' ed, infine tenderà al 'Nulla'. Diceva Lao Bu-Shem: 'Buona giornata tra il cielo e la terra, al corpo morto e all'anima leggera. Buona giornata al tuo sogno e cambia la realtà se hai desiderio o bisogno'. E ancora: 'Ogni giorno, quando penso alle complicazioni della vita, osservo l'alba, un fiore, e poi il tramonto, una stella, e mi addormento'. Era, chi sa, forse, intorno al 400 a.c., ed è ancora attuale il distacco sereno che alberga in questi frammenti persi nel tempo". (M. Thompson Nati, Around, Around Lao Bu-Shem, 1970).

LA SOLITUDINE E L'AMORE CHE TENDE A INFINITO

LA SOLITUDINE E L'AMORE CHE TENDE A INFINITO. "Attraversare una strada per scappare di casa. Non lo fa solo un ragazzo, ma un uomo che gira di giorno le strade. D'estate le piazze son vuote distese, sotto il sole che cala. Val la pena star solo, per star sempre più solo? Son vuote le piazze e le strade, bisogna fermare una donna, parlarle e andarci a vivere insieme. Altrimenti uno parla da solo. È per questo che a volte l'ubriaco in paese attacca i discorsi e racconta i progetti di tutta una vita. Nella notte la piazza ritorna deserta e l'uomo che passa non vuole restare da solo. Ci sarà quella donna per strada? Con me tu metteresti su casa? Nel paese da me ci sta un uomo che gira da solo, intorno alla piazza e nei bar. Lui so che avrebbe una casa, ma scappa cercando qualcosa e mi parla e lo ascolto e lui è solo, e lo sento vicino perché, anch'io temo tanto di restare un giorno da solo. Il prof. di italiano ci dice che 1 fa 1 ma, 1+1 in amore non fa 2, fa un 1

GomiTVolo

"Quando guardo la TV mi sembra sempre che non ho un cazzo da fare, e non c'è un cazzo da guardare. Guardo i canali cambiare grazie al mio dito che lavora al posto del cervello sempre più spento". ("Memorie di un adolescente", 2011. A. Battantier. Frammento di GomiTVolo, 15 anni). ).

RAGNI CHE PAURA!!!

RAGNI CHE PAURA!!! "Mica sono l'unica, però, solo io tra le mie amiche ne rimango attratta e, nel contempo, terrorizzata. Ho scoperto che non è una paura casuale ma ci sta qualche corto circuito nel cervello, collegato a qualcosa di profondo. L'uomo, per esempio, è più pericoloso. Nella fattispecie mia madre. Pensavo che andasse tutto bene, ma più pensavo che andasse tutto bene e più aumentava il mio terrore per i ragni. Coincidenza? Quello che posso dire è che io nella vita voglio controllare tutto, e 'sti maledetti ragni rappresentano l'unico neo alla mia ricerca di perfezione: infatti non riesco a controllarli, sfuggono al mio spietato controllo, anzi, in quei momenti il controllo sfugge da me. E forse è qui che sono più vera. Perché a pensarci (pure se mi fa schifo) io in finale sono come un ragno, che tutto controlla nella sua ragnatela. È mia madre ad avermi insegnato l'arte del controllo spietato sulla mia vita e sugli altri: poraccio il ragazzo mio, lo

PERDI PESO E BLA BLA BLA: DA SOLA NON BASTA LA VOLONTÀ

"Per me volontà, da sola, è parola vuota. E quando a una persona giù e gli dici:  'Volere è potere!'  dopo sta peggio.  Io mangiavo per riempire dei vuoti d'affetto e perché, tanto siccome mi facevo schifo, allora pensavo 'schifo per schifo almeno mangio'.  Sembra strano ma io volevo perdere peso, ma non ero interessata a perdere peso.  'Volere è potere', mi dicevano.  Ma non bastava.  Quanti soldi ho dato per "far mangiare" nutrizionisti, personal trainer, pure un consulente d’immagine a Milano (ed io abito a Roma).  La mia volontà era fredda, meccanica, mancava la consapevolezza della mia Persona. Brancolavo cieca con la mia servizievole e inutile (allora) volontà. Non sapevo neppure che era alla mia portata stare bene, mi era molto più facile ed immediato farmi del male, punirmi per qualcosa che io non avevo comme sso.  Perché, chi subisce da piccola un furto d'amore, non ha colpe, ma finisce per avere decine di alibi.  Nel tempo, senza