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Visualizzazione dei post da aprile, 2014
CHI MI HA DERISO NON DEVE PAGARE. Che nessuno paghi, ma che almeno cerchi di capire. Mi hanno tormentato, ma mio padre non si è mai chiesto perché a lui non ho mai raccontato nulla. L'altra notte ho sognato che mi lanciavo dalla torre del paese. Dopo aver visto la partita alla  tv, con mio padre, senza parlare, come al solito. Poi mi sono svegliato, ma non ero triste, anzi, mi sentivo leggero e liberato. A scuola mi deridevano, mi chiamavano "frociarello" invece di Antonello. Oggi sogno per davvero solo di partire per l'Inghilterra. (Memorie di un adolescente, Andrea Battantier, tak, 2007).

NON POTEVA AVVICINARSI A DIO. DIO SI È AVVICINATO A LUI

LA CROCE DI WOJTYLA HA SCHIACCIATO UN RAGAZZO DISABILE. Non poteva andare a Roma per celebrare la canonizzazione di papa Wojtyla, così Marco, un ragazzo disabile di 21 anni, ha deciso di visitare la croce di Wojtyla. Ma la croce, 6 quintali per 30 metri di altezza, gli è andata incontro. Il ragazzo ha affrontato con coraggio la morte in faccia offertagli da Dio. Ora lo aspetta la vita eterna. Eppure, chissà, Marco con la vita qui in terra ci avrebbe ancora giocato. Viveva in provincia di Bergamo -nei luoghi natii di papa Roncalli-, abitava in via Giovanni XXIII, è morto sotto la croce di papa Wojtyla. Un bel tris. Speriamo che lo ricordi papa Bergoglio nell'omelia, per un pur poco invidiabile poker papale. Qualcuno racconta che Marco aveva captato un rumore. Cristo alle volte ci parla pure così, con il suono del vento, o l'impercettibile scricchiolio di qualcosa che è dentro noi, l'equilibrio di un'anima che si spezza sol per liberarsi dal giogo del corpo e perdersi ne

Cip e Ciop

TEMA: PARLA DI UN PERSONAGGIO DEI FUMETTI A TUA SCELTA. I miei preferiti sono 2, Cip e Ciop. Sono due fratelli molto amichetti e sembrano uguali ma non è vero, io li riconosco subito. Cip ha un nasetto nero e la voce da femmina ed è femminuccia come me. Ciop ha un naso rosso e grosso e due denti tutti di fuori. Cip è più intelligente e, vi giuro, non lo dico perché è femmina come me, ma se ci fate caso è sempre Cip che ha le idee migliori per fare la scorta di noccioline o per la casa o per combattere i rompiscatole tipo Paperino e quell'odioso di Topolino. Ciop, e, vi giuro, non lo dico perché è maschio come mio fratello, insomma Ciop è pigro, non ha voglia di fare niente, è scemo porello, insomma, mio fratello spiccicato. (Memorie di un adolescente, di A. Battantier, 2007, Valentina).
L'AMORE PER L'ITALIA: QUANDO LA REALTÀ FA SCHIFO VA CAMBIATA. Hanno diminuito le pene per lo scambio politico/mafioso. Un bel regalo ai politici collusi con la mafia ed ai mafiosi che aiutano i politici. La lotta alla mafia è finita. Con buona pace (eterna) di Falcone, Borsellino, e tutte le vittime di cadenzata strage impunita. Per fortuna gli uomini passano ma le idee restano. Il fatto è che se è normale che esista la paura, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio. Coraggio delle idee, ma anche coraggio nell'azione e nell'esempio. La lotta alla mafia deve essere prima di tutto un movimento culturale. Una scelta di indipendenza, unendo tanti cittadini sognatori. Ma l'amore per l'Italia è fatto anche di concretezza, di azioni, di fatti. I sogni si alimentano o si distruggono con le azioni ed i fatti. Ho imparato negli anni a confrontare i sogni con la realtà. E quando la realtà fa schifo va cambiata. Uniti, possiamo cambiare il modo di vedere le cose,

SCHIAVO CON LA CRAVATTA (pe impiccamme?)

Ho un contratto a termine e una retribuzione che vado a lavorare a piedi così risparmio la palestra, e mangio un panino a pranzo e cotoletta solo quando è festa, e la sera scrocco in giro tra parenti e amici na bistecca, ma che vita è questa? Loro sanno che m'affogo e che m'affanno, ma io in cambio vivo di baratto, aggiorno cellulari, pc e accendisigari magari, sì siamo precari. Sì sono precario, e se non sono ancora schiavo, di sicuro io non sono libero, questo è chiaro. Il diritto al lavoro è diventato una chimera, non c'è più decoro, quando finisci a rubare una colomba pasquale e a natale il pandoro. Il fatto è che vuoi far vedere che è tutto ancor normalità, ma questo ormai è futuro, si chiama globalizzazione ma a me me pare na bestialità, il ritorno alla feudalità. (Memorie del lavoro, di Andrea Battantier, 2014, TT).

HO PERSO FIDUCIA MA...

HO PERSO FIDUCIA MA... Io Gianni Persico, affermo di aver perso fiducia due anni fa, del tutto intendo. E mi sono congelato, con le menzogne che mi hai raccontato. Ci ho provato in tutti i modi ma non è mai cambiato nulla: sei nata menzognera, oscenamente menzognera, scenicamente buciarda, perennemente in scena con la follia della bugia, che andava contro le regole elementari di una ricerca di verità maledettamente e solo mia. Hai abusato della mia fiducia, troppe le cose che non mi aspettavo, hai spiazzato ogni giorno il mio candore, di quando gli occhi miei credevano ancora ai tuoi. Ti sei insidiata poco a poco, con piccole bugie seminate qua e là. Tante le promesse, i cambierò, ce la faremo insieme, credi in me, ti fidi? E poi? E poi che è successo? Te lo dico io che è successo. Un mostro si nascondeva dietro il tuo benevolo sorriso e, solamente ora, io ho compreso che non voglio perdere mai più i miei appuntamenti con la Dignità. E quando alla stazione tu mi hai domandato: "M

PERCHÉ CAPPUCCETTO ROSSO MI FA SCHIFO COME STORIA

Oggi a scuola abbiamo letto Cappuccetto Rosso. Cappuccetto amava mettersi sempre un cappello di velluto rosso, che non si toglieva mai. Però io mi chiedo: possibile che la mamma non le faceva togliere mai sto cappuccio? Non aveva un altro cappello? Non le venivano i pulci, i pidocchi e non sudava come i cappelli miei di Decathlon? Poi la mamma le disse di andare dalla nonna, che stava tanto male. Le aveva preparato un cestino, vai nel bosco, sta tanto debole la nonna, le serve la focaccia e la bottiglia di vino. Ma io ho pensato: Perché le porta la bottiglia di vino? Ma la nonna te credo che sta male se beve sempre il vino, forse dovrebbe bere l'acqua o il latte, no una bottiglia di vino al giorno che fa la fine di compare Zietto che era sempre imbriaco. Insomma, comunque, poi, la mamma dice a Cappuccetto: stai molto attenta, non andare nel bosco, ci sono anche i lupi. Ma io mi chiedo, se la mamma veramente si preoccupa della figlia, allora perché la manda in mezzo ai lupi? Qu

Aviaria: eravamo noi i polli da spennare?

FREGARE 50 MILIONI INVENTANDOSI L'AVIARIA? PERCHÉ NO! SIAMO NOI I POLLI DA SPENNARE. C'era una volta il virus dell'Aviaria. Ricordate il terrore e la fobia? Nel 2005 il Governo Berlusconi aveva acquistato 50 milioni di euro di vaccini, c'era un'emergenza, un grande allarme, allarmismo, il grande contagio, una bufala bomba. Tutti avevano paura, qualcuno però si fregava le mani, alcuni dirigenti del ministero della Salute, i manager delle case farmaceutiche, qualche ricercatore. Chissà forse se la rideva la virologa Ilaria Capua. D'altra parte 50 milioni di euro dei cittadini da papparsi non sono pochi, e l'antivirus Tamiflu, non è servito a niente, l'antivirus utilizzato nel 2005 si è rivelato del tutto inefficace. In pratica, sono stati spesi decine di milioni di soldi pubblici per un antivirus inefficace che sarebbe dovuto servire a contrastare un pericolo di contagio che forse non è mai esistito. Attendiamo gli sviluppi delle indagini. (A. Battantier)

Problemi e Soluzioni (smarrite)

"Tu hai sempre grandi problemi. Ma una volta, almeno, la vogliamo trovare una piccola soluzione?". (T. Bergen, A. Battantier, Era lei, 2009).

SOGNI E REALTÀ

Sono e sarò sempre un sognatore. Ma l'amore è fatto anche di concretezza, di azioni, di fatti. I sogni si alimentano o si distruggono con le azioni ed i fatti. Ho solo imparato negli anni a confrontare i sogni con la realtà. (M. Thompson Nati, 1967).
GENITORI: COME SONO NATA E PERCHE' (E ALTRE COSE ANCHE SE VADO FUORI TEMA). Ai miei genitori ho chiesto come sono nata e perché. Perché secondo me tutti i bambini primi o poi lo chiedono, magari hanno paura di non essere stati voluti o perché è una fatica crescerli. Quando ero piccola io volevo essere lasciata da sola il meno possibile, pensavo che se ne potevano andare via, tipo il contrario di Pollicino, lui lo facevano perdere apposta, invece io pensavo che i miei uscivano e si perdevano apposta insomma ecco. Poi ho capito che quando mio padre mi teneva sulle ginocchia e mi abbracciava stretta e mi dava i colpetti pure fino a 10 anni dietro la schiena come per farmi fare il ruttino della ninna nanna, insomma poi ho capito che non mi avrebbe mai lasciato. E pure mamma che a volte sembra na pazza arrabbiata rossa in faccia, in realtà poi le passa e quando mi guarda che pensa che dormo per finta, lo capisco che non mi lascerà mai. Non si può avere sempre i genitori vicini, quelli
INSONNIA. Pensavo di essere l'unico e invece, ad una cena di lavoro, scopro che su 8 -al mio tavolo-in 4 soffrivamo d'insonnia. Magra consolazione. Io vorrei solo dormire,  mi basterebbero 5 ore non chiedo altro. Fino a 30 anni stavo sveglio fino a tardi, e poi crollavo. Da qualche annetto ho iniziato a svegliarmi rincoglionito alla mattina, come se non avessi dormito. Ora invece non dormo proprio più. 3 ore mi basterebbero, ma il sogno mio sarebbe 10 ore di sonno a notte, per almeno 1 mese. Vorrei una cura del sonno in qualche casa di cura in Provenza. Perché il fatto è che mi sento una chiavica durante il giorno, ma la notte io ripenso e ripenso senza riuscire a lasciarmi andare. Soffro d'insonnia perché non sono soddisfatto della mia veglia, del mio essere in vita durante il giorno. E sconto la notte rimuginando sul perché e sul come di tutte le cose. Nel buio e nel silenzio m'intorcino come una biscia, dando la colpa al cibo, al bere, la caffè, ma sono i pensieri,
Va bene ci pensiamo dopo? "Il DOPO non arriva dopo, va preparato PRIMA". (Lao Bu-Shem).