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Visualizzazione dei post da settembre, 2009

La coperta di Lino (12 anni)

Fin da piccolo (ora ho 12 anni), volevo sempre avere addosso coperte e lenzuoli, per avere una specie di casa contro i pericoli della notte. Lo so che tanto i vampiri e i fantasmi non ci sono, però non si sa mai, anche se a pensarci bene se arriva qualche cattivo di notte, se ne frega se hai un lenzuolo: dovresti dormire in una cassaforte per stare sicuro di non essere rubato o ucciso. Ancora adesso dormo con una coperta addosso (esce solo il naso perché mi ci metto pure un cuscino sulla testa tipo capanna) perché così mi rilasso e non prendo spaventi, però mi deve coprire tutto (meno il naso sennò schiatto soffocato). Con la coperta che mi copre tutto, anche una porta che sbatte o dei passi o una civetta, non mi fanno paura. Ma a volte penso che sono cretino ad avere queste fisse, però poi se non ho la coperta penso: adesso arriva qualcuno e mi porta via oppure mi lascia nel letto con una bastonata in testa. Però devo dire che quando chiudo gli occhi alla fine dormo sempre, e alla mat

Il grillo (La mia fobia, racconto di Pino)

Tutto è iniziato una sera. Per la prima volta ero al mare con una ragazza, la mia prima vera ragazza, una sera con i fiocchi, tramonto, mare, motorino fregato a suo fratello. E all'improvviso, ho avuto paura dei grilli, mi sono sentito circondato. Non volevo che lei mi scoprisse, ma intanto la sera è finita malamente. Tre sere dopo ne trovo uno sul cuscino e mi salta in faccia. Una volta ho visto un documentario, nel terzo mondo si mangiano i grilli ed altri insetti. Stavo per vomitare. Ma che ci posso fare? Che c'è una legge che mi obbliga a convivere con i grilli? Un mio amico si è inventato delle trappole per insetti, un suo regalo di compleanno. Ma come potrei sopportare l'idea di svuotare la gabbietta? Il fatto è che penso che i grilli sono tanti e potrebbero sopraffarti con la loro bontà. Da piccolo non sopportavo il grillo di Pinocchio. Chissà se c'entra? Lo odiavo perché diceva quello che si doveva e non doveva fare. Per un anno avevo preso a dormire con una ret

Do Re Sol Do

E' passata la pioggia, e quello che voglio tu lo sai, voglio lo zucchero nel vino, e l'attenzione di un gatto per un buco nel muro. Non rimango qui, Do Re Sol Do, me ne vado portandomi ogni giorno della nostra vita. (A. Battantier, poesie, 1987).

Angelina Ballerina

Dovrei guardare più spesso i cartoni animati con mia figlia. Ogni volta che mi sento persa, e che vorrei lasciare tutto andare, ogni volta che me ne sto su di una sedia a contemplare un passato che non ho mai visto. Basta maledire il buio, sarebbe ora che accendessi una candela. Ogni volta che guardo Angelina Ballerina con mia figlia, penso che potrei ricominciare, e che non sono l'unica nel mondo. Ogni volta che guardo Angelina Ballerina, so che dovrei ricominciare, ce la posso fare, e mia figlia mi guarda con un sorriso mentre si prova il tutù. Ogni volta che guardo Angelina Ballerina sento una forza nuova, e credo un poco in me, è il momento di ricominciare a guardare il sole. Ogni volta che guardo Angelina Ballerina, scorgo tante vie d'amore, e i fiori, e le amiche, e le idee di libertà, sono me stessa, ancora io, con mia figlia ed Angelina Ballerina, incantevole topina. Sarà pur qualcosa. Angelina Ballerina Angelina Ballerina, incantevole topina. Per realizzare un grande s

Era tutto un sogno (Sandro)

Amò, non me ricordo niente, a parte che t'ho vista ieri, in mezzo alle braccia de quel fregno buffo, tacci sua. Lo sai come me sento? Come un fesso. Amico, amico, e che to baci così n'amico? Non mi lasciare, se è vero che è n'amico, torna qui, magari famo che me so sbajato, era tutto un sogno, che nemmanco m'aricordo. Sandro

La stazione di Firenze

Ancora alla stazione senza voglia di partire, senza voglia di soffrire. Questa vita lacerata va cucita con la testa. va cucita mano a mano. Questa vita che va amata, prima ancora di capire, prima ancora di morire il tempo c'è, il tempo di sognare un'altra vita insieme a te. (A. Battantier, Poesie 2007)

The color of the sky (Visioni del mondo)

What was the color of the sky? Anyway, the sky swept toward me. Meanwhile, life was wrongfully and barbarously sweet with me. Di che colore era il cielo? Ad ogni modo il cielo mi scivolò addosso, mentre la vita era ingiustamente e crudelmente dolce con me. (Andrea Battantier, Poetry, 2008)

Perché dovrei credere alla Psicologia? (Angelina Pringles incazzata)

Il mio umore è disperso tra le onde della vita. Che cosa succede oggi? Starò ancora male per un nonnulla? E quell'allarme rosso del cuore impazzito suonerà l'ansia che mi protegge impedendomi di vivere? Avrei potuto risparmiare tanti di quei soldi. Lo psicologo ascolta e professionalmente parla al mio cervello. Ma io non ci sono, lo capisci? Tu non parli a me, che beffa mi faccio di te. Lasciami solo con le mie vane speranze strampalate. (Pringles mezza masticata)