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Visualizzazione dei post da dicembre, 2008

Descrivi il tuo Mobbing (contributo di Sarah)

Il nuovo capoufficio, e il gruppo intorno a lui. Ed io lentamente sola, a lottare contro tutti. Però mi sentivo forte come un orsa ("orsarah" è il mio soprannome) e non avrei mai ceduto. Pensavo. Poi, la vita in azienda sempre più difficile, perché ti senti circondata. Loro non ti intimano la resa, anzi ti sorridono, aspettano la consegna delle armi. E più tenti di resistere più l'ansia ti uccide, e quando non dormi per 3 mesi, le cose diventano oggetto di interesse per lo psichiatra. E’ la crudeltà di chi ti sminuisce fino a farti fragile come un cristallo antico. E alla fine te ne vai.

The last cigarette (L'ultima sigaretta). Dipendenza e nicotina

You Never Let me go. You never leave me alone. My little fire, you warm me like the morning sun. There's no way to slow down, but in 3 minutes I reset my soul. I see nothing in the smoke. My little fire, I catch you for a while, And life goes on with you. You kiss me, Judas, and one day you'll betray me. I know you're not my Messiah. (Cigarette, Andrea Battantier, Poesie, 2006, ed. Battar) L'ultima sigaretta (La poesia sulla sigaretta, A. Battantier) CI SEI SEMPRE COMPAGNA. E NON MI LASCI MAI. PICCOLO FUOCO, MI SCALDI COME UN FOCOLARE IMMENSO. L'ANNULLAMENTO CHE PASSA IN QUEI 3 MINUTI MI E' DI SOLLIEVO NELL'ATTENUARE IL NULLA. NULLA CHE NEL FUMO IO VEDO, E PER UN ATTIMO TI TENGO TRA LE DITA, VITA CHE VAI VIA. AD OGNI BOCCATA, FEDELE PER SEMPRE, COMPAGNA CHE UN GIORNO MI TRADIRA'. MA QUESTO IO LO SO. (Sigaretta, Andrea Battantier, Poesie, 2006, ed. Battar) The song "My good day" (A. Battantier) That is nice. I'm expecting my good day. I neve

Anteprima mortem (Come arrivare allenati alla propria morte)

Bisogna allenarsi tutti i giorni, per prepararsi alla morte. E anche se alla fine vincerà lei, sarà stata comunque una bella partita. Anche perché, parliamoci chiaro, la morte è un attimo, è la vita che dura un casino. La morte si sconta vivendo? E allora iniziamo con i SALDI della morte, piccole esercitazioni casalinghe, e un poco alla volta, saremo pronti. Non sono triste, è che il mio sorriso non si vede. Poiché io combatto la morte come un condottiero del nulla, invece di ritardarla artificialmente, io l'anticipo e sarà uno spettacolo ben congegnato il mio morire. Lascerò la vita senza un palpito di sofferenza, perché io lo so, la morte non esiste, è solo una grottesca commedia, ma la maggior parte di noi non si studia la parte, e sul palco si comporta come un dilettante allo sbaraglio. È tempo di credere alla morte, basta spacciare per gioia la pura e semplice vita, basta comprare a credito l'aldilà. Io faccio bene i conti e pago la morte in contanti, giorno dopo giorno.

Gita a Ravenna (quasi un documentario)

L'amore che strappa i capelli è perduto ormai, io l'amavo moltissimo, e mi aveva insegnato ad andare in bici, ad amare il mare, e a fare l'amore dentro ad una petroliera. Mi riferisco a Ravenna, la città che ho vissuto in fondo per tanti anni. A Ravenna ho conosciuto Chiara. Ci sono tornato, nella mia città, una gita, quasi un documentario, alla ricerca delle mie origini, ma sopra tutto, del fantasma di Chiara. Solo ora mi accorgo dello sbaglio enorme. Ora che lei convive a Milano con un flautista e ha un figlio bellissimo che fa le pubblicità delle Nike (mi dice la vecchia Elisa, la barista). Ma mica mi sento solo! Oddio, solo, un po'. In fondo, tante volte abbiamo tentato la rianimazione, ma io mi chiedo, dopo tanta analisi, perché proprio ora, a 46 anni, la fame d'amore è ancor più forte? Mi sono svegliato dal letargo come un pitone innamorato. Cerco Chiara in queste vie di Ravenna, ho bisogno della sua carne, ma la carne di un fantasma non soddisfa il languore d

Lo Tsunami della mente: storia di un Attacco di Panico (Massimo)

Prima dello tsunami stavo bene? Certo che no, ero stressato come pochi. Mia moglie sempre più lamentosa che mi sembrava l'asinello Ih-Oh di Winnie the pooh, avete presente l'asinello di pezza sfigato? Per non parlare del lavoro, 3 ore di traffico tutti i santi giorni e quell'ufficio con le stanze sempre più piccole e le pareti che lentamente mi cercavano per schiacciarmi. E no cazzo, mica sono un pezzo di formaggio dentro a un toast!! All'inizio non lo vedevo lo stress, a dire il vero non lo vedevo neanche dopo gli attacchi, perché ci vuole tempo per vedere il tuo stress: noi siamo sempre bravi a vedere la sofferenza degli altri, ma la nostra no. Quando arriva lo stress e ti sovraccarica il cervello, dovresti staccare, e invece uno con l'incoscienza del coglione non molla e va avanti, avanti, come una macchinetta, un robottino. Il corpo mio i segnali me li mandava, eccome. Respiravo male, mi sembravo un sub in apnea, e poi il cuore che iniziava a traballare. Quando

A perfect day (Un giorno perfetto)

Oh, it's such a perfect day I'm glad I spent it with you. Oh, such a perfect day You just keep me hanging on. Just a perfect day, problems all left alone We can do this on our own, it's such fun. Just a perfect day, you made me forget myself; I thought I was someone else someone good. Un giorno perfetto, e l'ho passato con te, che mi tieni su. Un giorno perfetto Tutti i problemi via, possiamo farcela. Un giorno perfetto, mi hai fatto dimenticare me stesso, pensavo di essere qualcun altro, qualcuno buono.