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Visualizzazione dei post da novembre, 2007

Il suono del silenzio (Viaggio con Francesca nel mondo degli acufeni)

Per acufene si intende quel disturbo costituito da rumori che, sotto diversa forma (fischi, ronzii, fruscii, crepitii, soffi, pulsazioni ecc.) vengono percepiti in un orecchio, in entrambi o in generale nella testa e che possono risultare fastidiosi a tal punto da influire sulla qualità della vita di chi ne soffre. Si originano all'interno dell' apparato uditivo ma, alla loro prima comparsa vengono illusoriamente percepiti come suoni provenienti dall'ambiente esterno. Gli acufeni soggettivi sono i più comuni e si individuano nei casi in cui il soggetto percepisce un suono che non è ascoltabile dall'esterno e che può essere provocato da farmaci come l'aspirina (acido acetilsalicilico), da alcuni antibiotici (aminoglicosidi), ma anche da alcool, caffeina e antidepressivi. La ricerca recente ha proposto due categorie distinte di acufene soggettivo: l’acufene ottico, causato dai disordini dell'orecchio interno o del nervo acustico e l'acufene somatico, causato d

Viaggio all'interno di una coppia (A&P)

Ci siamo ritagliati uno spazio nell'infinito. Con le forbici della follia e della pazienza. Sembrava impossibile, eppure, nei luoghi più angusti e nascosti, con insensata pazienza e meticolosa follia, ci siamo ritagliati uno spazio nell'infinito. Amore mio.

Have a good Thanatos (dedicato a Luciano)

Ecco Ultimo Thanatos, Amore Naturale, Amore Speciale, Indolore Amore Io sono già morto. Chiedo il permesso di andare via. La legge non lo consente. Ma non posso aspettare che mi diciate voi come morire ancora e ancora. Credo sia giusto e vi dirò perché. E' semplice, non voglio più morire ogni giorno in questa vita che vita non è. Non mi sto arrendendo e avrò vinto, Se potrò scegliere quando andare via. La video poesia "Have a good Thanatos": http://www.youtube.com/watch?v=p2zR5VUNy4Q

La mia anima (Michelle, verso gli 80 anni)

Ho da finire un lavoro. La mia anima. E' evidente l'assurdità di una tale pretesa. Eppure, lasciatemi fare: le ultime righe della mia anima sono le più difficili da rintracciare. Alla fine dei miei giorni, desidero tornarmene a casa mia con un lavoro ben fatto. Ecco la video poesia dedicata a Michelle: http://www.youtube.com/watch?v=RuqXG3dk-4g

Amore schizoide (Fede)

Non vorrei mai perderti. Eppure, sono così distratta.

La solitudine

Sono sempre più sola. Fortunatamente. La solitudine è una risposta eccessiva della mente nei confronti di elementi estranei. A reagire a questi elementi estranei non ci vuole poi molto. Basta allontanarsi da tutti e allontanare tutto. L'unico rischio è un incontro occasionale. Ma io non sono predisposta a permettere che ciò avvenga. Altrimenti tutti tornerebbero, prima o poi, ad innamorarsi tra loro.

ERAVAMO NOI 20 ANNI FA (Emiliano Pegoraro, Millo Peg)

Eravamo noi 20 anni fa.  Non eravamo niente e il giorno dopo umiliavamo Dio.  Si piangeva per un bacio dato male e quante seghe che ci facevamo!  E quella forza immensa, sai, di avercela col mondo, e si perdeva e si cadeva riprendendo sempre il volo.  Non ci si annoiava mai 20 anni fa.  Si giocava con la noia e poi, la si ammazzava con il tempo.  20 anni fa c’era Francesca.  E siamo stati tutti a letto con le tette di Francesca.  In fondo poi alla fine non è mai successo niente.  E per uno che sognava e raccontava gli altri poi lo superavano a cazzate.  Gli avrebbe fatto un sacco bene un tipo come me, a Francesca.  Non eravamo svegli allora, e quante inutili vergogne.  Forse eravamo solo un po’ coglioni,  e adesso lo sappiamo che non era mica vero.  Insomma, un po’.  Vent'anni fa si aveva il mondo in tasca, la tasca bucata, e dentro il buco ci ha succhiato via i sogni.  Quante canne fatte per sembrare un po’ così.   Guarda amico, quelli siamo noi, la terza G.  La foto è un po’ sbia

Lo stato del mio cervello (Agnese)

A proposito di fine terapia (Cristiana)

Questa volta voglio l'ora del tè. Questa volta voglio l'ora della pennichella, e l'ora sotto il sole, e sopra le onde. E poi l'ora di amare, e di tornare a sognare.

Carissimo papà (frammento di Gianfranco)

Carissmo papà, la confusione ha ceduto il posto alla consapevolezza. Il tempo mi ha portato ad amarti per il troppo odio accumulato. Chi l'avrebbe mai detto? Un abbraccio Tuo figlio

Nuovo giorno

La sabbia non impedisce al mare di entrare Alla fine vince chi insiste di più Aspettiamo il tramonto, aspettiamo la luna, aspettiamo un nuovo giorno. Si muore ogni volta di nuovo amore. Amore che non si può capire E' davanti la luce dell'alba. (Andrea Battantier, poesie dal lettino, 2007, ed. Battar)

ABUSO SESSUALE ALL'INFANZIA

Abuso sessuale all'infanzia? Non è facile curare le ferite di un trauma subito e ripetuto ai danni di un minore. Troppo spesso l'abuso è taciuto, anche dai parenti più stretti, e non è facile riconoscerlo e, quando possibile, prevenirlo. Storia di Biancamaria, mamma di Davide (12 anni) DIARIO DI MIO FIGLIO DAVIDEDDU Mi hanno fatto un sacco di domande e io mi vergognavo e non volevo dire niente. Ho fatto i disegni e dicevano chi ero io e chi era mia sorella e chi era papà e chi era mamma e chi era il cane e chi era il nonno e se mio padre è bravo. Papà è mio papà e io gli voglio bene come a un papà. Mia madre dice che papà è cattivo ma papà è buono. Mi porta gli animali quando viene dal lavoro. Loro vogliono sapere tutto quanto della mia casa e se mio padre è buono con me e la mamma. Ma io non mi ricordo e loro dicono che ho paura. Ma io voglio stare solo con papà. Mamma dice che lo portano via e io voglio gli animali di gomma che mi regala quando torna da lavoro. Loro vogliono

Telefono ("né con te, né senza di te")

Sigaretta, nell'attesa ti cedo volentieri il mio sogno Stona la sigla del nostro amore ci siamo svegliati da un brutto sonno La tosse scava la gola lisa la cenere coerente vola via come il seno che colsi Ricomincio da solista, la soglia del dolore è avvisata Emergono i pori nell'attesa tu-tu-tu Riaggancio per sempre Intimo silenzio l'energia di un morto si erge a difendere me la miopia si erge a difendere me gli amici si ergono a difendere me tutto si erge a difendere me tranne il telefono riagganciato che fa tu-tu Quel tono è un monte un ponte esploso, riagganci così? Geometrie distese di pronomi germinati così: tu-tu-tu! Riagganci così. Mimo il silenzio il tu-tu ignoro che fai? Imito te che fai...qualcosa farai ti immergi, la vasca era nostra, riemergi non senti, tu l'acqua ti pigia, tu ti detergi, un monito: "rispondi!!" tu riemergi regni sola nella casa, riagganci tu (A.Battantier, Poetry, 2006) La video poesia è visibile a questo link: http://www.yout

Anoressia. (Lettera del papà di Mara)

Ho visto donne preservare in TV la bellezza. Pillole magiche preservano la pelle dall'invecchiamento. Le donne si chiamavano Lucy e Kate, rispettivamente 16 e 17 anni.

Depressione. Elaborazione del lutto. (Teresa, siamo a buon punto)

Quando mi ritiro faccio come le onde, che poi ritornano a lambire spiagge sempre nuove. The water feeds my sand. My heart is greater than desert.

Depressione. Elaborazione del lutto. (Massimiliano, Stadio 2)

Un tempo raccoglievo le cellule morte in un cestino. Adesso nel cestino ci dormo. Fate piano. The ancient cultivation of cells is over just a waste of time.