Danzano le armi nella cupa fabbrica dell’odio. L’alibi è la difesa permanente, offesa sconsiderata ad ogni mente intelligente. Non dico tanto, ma servirebbe disegnare un velo di dialogo su di uno straccio di tela. Ma dietro, gli affaristi tessono trame, vietato trattare, finché morte non ci separi. E così l’ignavo, dal pacifismo alla guerra si piega, se ne rallegrano le multinazionali. "Comprate più armi per la nostra sicurezza, la guerra è la nostra unica scelta, dovremo vincere o tutti cadremo!". Pace, solo un'eco lontana. Nessuna tregua, solo la vittoria militare, mentre si mente l'Europa perde il suo valore morale, invocando armi e potere mai ci sarà spazio per la pace. "Non ponete limiti alla guerra…Se non fermiamo il Male, saremo i prossimi". Strategia bellicista tu ribrezzo mi fai, la morte strumentalizzata, il dialogo negato. Avanzano i preparativi per la guerra, ne parlano i ragazzi al parco: “Tu ci vai!?”. L’ipocrisia sovrana fa negare il confro
Sono qui, seduto nel buio della mia stanza, circondato dal silenzio (a dire il vero c'è la musica di merda trap del vicino) e da pensieri che mi opprimono come un peso insostenibile. Mi sento dentro un'angoscia che sembra non volermi lasciare mai. Mi sono chiuso, ritirato dal mondo là fuori, ogni volta che provo a uscire, a interagire, mi sento come se qualcosa mi stesse stringendo la gola, impedendomi di respirare, impedendomi di vivere. Questa angoscia, questo senso di vuoto e di paura, mi paralizza, mi fa sentire solo, anche quando sono circondato da amici. Non riesco a spiegare cosa mi succeda, perché mi succeda. Mi sento perso in un mare di pensieri confusi, di emozioni che mi travolgono senza pietà. Vorrei solo essere come gli altri ragazzi della mia età, spensierati, felici, ma qualcosa dentro di me sembra volermi tenere lontano da tutto questo. Epperò ieri Valentina Lulù, e pure Psy-K mi hanno detto: "Ma chi cazzo te l'ha detto che siamo spensierati e fel